Il distretto della ceramica di Civita Castellana resiste al Covid-19. Il bilancio del primo semestre 2020 (considerando la buona tenuta del primo trimestre) realizzato dalla direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, ha accertato che l’export è sceso del -12,9%, ma è anche il risultato migliore rispetto al complesso dei distretti manifatturieri italiani, in calo di quasi il 20%.
Il mercato che ha risentito maggiormente è stato quello statunitense, prima destinazione per le esportazioni del distretto nel 2019. Sono andate in passivo anche le esportazioni verso la Germania (-8,17%), Spagna, Regno Unito, Francia, Belgio e Svezia. Leggeri segnali positivi si sono registrati invece per prodotti destinati al mercato russo, australiano e del Paesi bassi. «Il dato negativo non ci sorprende – ha detto Giampiero Patrizi , presidente di Federlazio ceramica - il semestre preso in esame è quello di maggior impatto al contenimento del Covid-19. Se abbiamo fatto meglio degli altri è perché la penetrazione nei mercati globali è oramai totale».
«In questo difficile momento - dice Pierluigi Monceri, responsabile direzione regionale Lazio e Sardegna - il nostro obiettivo è cercare di sostenere le aziende e quindi l’economia della regione.
Nel contesto attuale, la maggior attenzione nei confronti del tema del risparmio energetico ha dato segnali incoraggianti. Molte aziende hanno già effettuato innovazioni sui loro prodotti in questo senso, riducendo la portata di acqua da utilizzare per lo scarico dei vasi che rientra nei “Bonus Ristrutturazione” con uno sgravio del 50%, previsto fino a dicembre 2020.
La tecnologia Watersaving brevettata dalla ceramica Azzurra rientra in questo campo. «Il nostro sistema – ha spiegato Lorenzo Rossini - consente un monoscarico completo di soli 3 litri, per un risparmio idrico annuale fino al 70%, pari a 31.000 litri (consumo medio di una famiglia di quattro persone nell’arco di un anno) e un conseguente risparmio economico».