I saperi contadini come strumento di pace attraverso la produzione di cibo secondo criteri sostenibili. E' il tema che verrà affrontato domani, nella sala della Curia vescovile di Civita Castellana a partire dalle ore 9. L'iniziativa è del Biodistretto della Via Amerina e della Schola Campesina, che hanno organizzato un incontro con le organizzazioni contadine provenienti dall'Europa, dai Balcani, dal Caucaso e dall'Asia Centrale.
«Le organizzazioni contadine invitate ha detto il presidente del Biodistretto, Famiano Crucianelli - si occupano tutte di agro-ecologia e sono guidate per la maggior parte da leader donne. Queste organizzazioni lavorano tutte per la produzione di cibo a livello locale e sono proprio queste realtà, queste donne, questi uomini a rendere i nostri sistemi alimentari resilienti e sostenibili. In questo periodo di crisi, oltre ai cambiamenti climatici e agli shock, alla pandemia, l'Europa orientale sta affrontando una guerra e il resto del continente è molto preoccupato».Per Crucianelli sono proprio le organizzazioni di agro-ecologia,
«con il loro potere di costruire forti sistemi alimentari locali, a dare una prospettiva culturale e sociale di pace perché fortificano le relazioni tra le persone, valorizzano la cultura rispetto all'identità».«Questa conferenza internazionale vuole dimostrare - ha detto Andrea Ferrante della Schola Campesina- che le organizzazioni e le scuole di agro-ecologia stanno avviando una serie di azioni, con il potenziale per costruire comunità resilienti e unire il nostro popolo in pace».