Vertenza Catalano, parla l’ex ad:
«Le maestranze vanno garantite»

Vertenza Catalano, parla l’ex ad: «Le maestranze vanno garantite»
2 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Settembre 2013, 19:42
VITERBO - La diminuzione del personale proposta dalla Ceramica Catalano , in parte, evitabile.

A sostenere questa tesi è Luciano Bongarzone, presidente e amministratore delegato della società di via Falerina fino allo scorso aprile. Poi ha lasciato l’azienda, magari proprio perché non ne condivideva il modus operandi.



Ora Bongarzone è impegnato come dottore commercialista e in attività di docenza in materie economiche e giuridiche, ma segue da vicino le vicende dell’azienda che ha diretto. E boccia senza pietà le proposte messe sul tavolo dall’azienda per diminuire il personale.



«Sono andato anche a trovare i lavoratori mentre stavano difendendo il posto di lavoro insieme a quelli della Flaminia» ha raccontato Bongarzone prima di dire quello che pensa della “cura dimagrante” messa in cantiere da una delle più grandi aziende di arredo bagno italiane. «Sessanta dipendenti che rischiano il licenziamento - ha fatto notare - per la possibile chiusura di alcuni reparti per fare poi ricorso all’esternalizzazione non mi sembra la possibile soluzione ai problemi indotti dalla crisi del settore. Per come è stata impostata finora, la riduzione è un’iniziativa che finisce per penalizzare solo le maestranze».



Quindi? «Soprattutto nell’attività ceramica - ha risposto -, secondo me, è necessario mantenere integro l’intero ciclo produttivo, limitando l’esternalizzazione dei processi e tenendo strette le competenze del personale che si è formato internamente e meglio conosce le esigenze dell’azienda».



Un’eventuale soluzione c’è? «Per prima cosa - ha continuato Bongarzone - limitare al massimo i licenziamenti, impiegando al meglio il personale anche nelle attività svolte dai fornitori esterni, poi seguire le proposte dei sindacati in merito alla possibilità di fruire dei contratti solidarietà. È questa l'altra strada da percorrere per non finire per danneggiare irrimediabilmente le famiglie dei ceramisti. Spero che l’azienda trovi presto la strada per alleviare le preoccupazioni visibili nei volti delle numerose persone e che fornisca delle risposte chiare agli operai, che sono coloro che hanno contribuito a far diventare “grande” l’azienda Catalano. Operai che meritano, per primi, la massima considerazione ed il massimo rispetto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA