“Più controlli e che siano strutturali, non sporadici”. Miranda Perinelli, segretaria dello Spi-Cgil di Civitavecchia, Roma Nord e Viterbo, prende spunto dai fatti di cronaca giudiziaria per tornare a chiedere che le istituzioni - Regione, Asl e Comuni - accendano i riflettori su quanto avviene nelle case di riposo e nelle residenze sanitarie assistenziali.
“Non basta indignarsi dopo ogni avvenimento tragico, come per la vicenda giudiziaria in corso di Villa Iris”, è la premessa del suo discorso. Nella struttura citata, 15 gennaio del 2019 un anziano morì precipitando da una finestra. Per i Nas, gli operatori erano troppo pochi per vigilare. E contro i due dirigenti della casa di riposo di Tuscania, è in corso il processo in Corte d’Assise.
“I controlli – chiede Perinelli - non debbono essere fatti dopo una segnalazione dei parenti, ma avere una cadenza periodica, senza preavviso: chi rispetta le leggi, non solo quelle della giurisprudenza ma anche quelle della coscienza, non ha nulla da temere, e come è giusto che sia ne trarrebbe vantaggio”.