Il Comune chiude la casa di riposo a Marmore, anziani ospiti e parenti si oppongono: «Qui stiamo bene»

Il Comune chiude la casa di riposo a Marmore, anziani ospiti e parenti si oppongono: «Qui stiamo bene»
di Nicoletta Gigli
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Giovedì 7 Marzo 2024, 07:24 - Ultimo aggiornamento: 21:17

TERNI - «Mia madre è in quella struttura da un anno e mezzo. E’ autosufficiente, aveva problemi polmonari e a casa non potevamo gestirla. Quando ho capito che, dopo i sopralluoghi, ci potevano essere problemi, come familiare ho chiesto un incontro all’ufficio preposto del Comune. Mia madre mi ripeteva che se l’avessi portata in un’altra struttura sarebbe morta dopo due giorni».

A parlare è la figlia di uno dei 18 ospiti della struttura residenziale per anziani autosufficienti Eden di Marmore.

Entro 60 giorni dovranno essere trasferiti dopo che la direzione Welfare del Comune di Terni ha comunicato la revoca dell’autorizzazione al funzionamento della struttura.

Era stata visitata dai carabinieri del Nas di Perugia più di una volta negli ultimi mesi.

Sotto la lente è finita la gestione della casa di riposo. Le verifiche sulla reale autosufficienza degli ospiti comprovata da certificati medici, sulla tenuta del registro degli anziani accolti e sulla distribuzione dei posti letto nei locali hanno fatto scattare la chiusura della struttura residenziale dove lavorano dieci persone.

«Il Comune di Terni ha il compito di effettuare sopralluoghi di monitoraggio nelle strutture per anziani autosufficienti per verificare il rispetto della normativa oltre al rispetto di quanto previsto dalle autorizzazioni rilasciate dall’ente - ha detto l’assessora al Welfare, Viviana Altamura. I monitoraggi costituiscono un’attività estremamente importante in quanto consentono di verificare la corretta gestione delle strutture sotto i profili, tecnici, amministrativi e sociali».

Gli anziani ospiti e i loro familiari, che vanno tutti i giorni a trovare genitori, nonni e zii, non nascondono il rammarico per la chiusura di una struttura che, a loro dire, è gestita con umanità e rispetto delle persone fragili.

«Forse avranno peccato di leggerezza nella parte burocratica e amministrativa - dice la figlia di un’altra ospite dell’Eden - ma inviterei chi di dovere a venire a vedere come funziona questa struttura.

C’è un’anziana senza reddito alla quale hanno comprato i vestiti, la cucina è aperta e visibile a chiunque, senza segreti».

La struttura è ben integrata a Marmore. Il parroco dice la messa per gli ospiti, la pro loco con i volontari è presente tra gli anziani, insieme fanno lavoretti e disegni. A Natale, grazie a un progetto con la scuola materna, c’è stato lo scambio di doni tra i bambini e gli anziani. A carnevale la grande festa in maschera.

Ora che la struttura perde l’autorizzazione al suo funzionamento gli anziani devono preparare i bagagli per essere trasferiti altrove.

«Abbiamo due mesi di tempo ma siamo preoccupati - insistono i parenti.  Siamo certi che alcune irregolarità non siano state sanate a causa dell’emergenza pandemia ma parliamo di una struttura che ha aiutato tante persone e non ci sembra giusto spararle contro».

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