Carcere, Rotelli interroga il ministro Bonafede: «A Mammagialla situazione critica, che facciamo?»

Carcere, Rotelli interroga il ministro Bonafede: «A Mammagialla situazione critica, che facciamo?»
di Massimo Chiaravalli
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 16 Gennaio 2019, 18:41
Mammagialla, situazione incandescente al carcere di Viterbo. E il parlamentare di Fratelli d'Italia, Mauro Rotelli, interroga il ministro della giustizia Alfonso Bonafede.

«Il carcere di Mammagialla - dice il deputato viterbese - versa in una situazione di estrema criticità, segnalata a più riprese dagli agenti di polizia penitenziaria ivi impiegati, che sono scesi in piazza anche lo scorso 14 gennaio denunciando che il carcere e di conseguenza tutto il territorio viterbese, è veramente in pericolo». I numeri: una popolazione carceraria di 750 detenuti, «tra i quali anche 100 psichiatrici, 20 dei quali definiti acuti, estremamente sovraffollata e carente di personale, soprattutto con riferimento alle professionalità specialistiche necessarie per assistere i detenuti psichiatrici, la cui gestione risulta pressoché impossibile in ambiente penitenziario».

Una foto dello stato attuale «alla quale si è aggiunta per tutto il periodo estivo l’assenza di un direttore titolare». Eppure, spiega Rotelli, «continuano ad essere assegnati al carcere detenuti in spregio di ogni norma di sicurezza, come nel caso di un soggetto colpevole di aver ucciso il fratello di un altro soggetto incarcerato sempre nel Mammagialla, o nel caso di un detenuto con gravi patologie psichiatriche che dopo aver tentato di uccidersi è stato dimesso dall’ospedale perché considerato ingestibile in un reparto di medicina protetta, per essere anch’esso destinato al carcere viterbese».

I detenuti di alta sicurezza? Criticità anche qui. Si tratta «di boss mafiosi di secondo livello, che sono 175 a fronte di una capienza di 150, fatto che determina commistioni tra detenuti comuni e quelli ad alta sicurezza «tali da compromettere l’intera sicurezza del territorio. Le segnalazioni sin qui effettuate dalle forze di polizia penitenziaria non hanno sortito alcun esito e la situazione all’interno della struttura viterbese rimane critica e pericolosa per detenuti e agenti in servizio».

Da queste premesse, la richiesta al ministro Bonafede per sapere «se sia informato dei fatti di cui in premessa - conclude Rotelli - e quali iniziative urgenti intenda assumere rispetto al carcere Mammagialla al fine di garantire la sicurezza degli agenti ivi impiegati e quella di tutto il territorio viterbese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA