Belcolle, a giugno ultimati 7 piani su 9. Zingaretti: "Da grande incompiuta a esempio per l'Italia"

Zingaretti visita Belcolle
di Federica Lupino
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Giovedì 21 Ottobre 2021, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 13:19

“A giugno 2022, se tutto andrà come da programmi, saranno ultimati i piani dall’ottavo al secondo. Per il primo e lo zero occorrerà aspettare un po’ di tempo in più. In ogni caso, faremo in modo di mantenere la stessa funzionalità dell’ospedale”. Belcolle, la grande incompiuta? A breve non più. Dopo 50 anni - la prima pietra è stata messa nel 1973 – finalmente l’opera vede la fine, come rivela il direttore generale Daniela Donetti a margine della visita del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e dell’assessore alla Sanità e Integrazione socio-sanitaria Alessio D’Amato. Presenti anche il consigliere regionale Pd Enrico Panunzi e il sindaco Giovanni Arena.

Ieri i vertici della Regione hanno effettuato un sopralluogo proprio all’interno del cantiere del Corpo A3 per verificare il termine dei lavori all’ottavo piano, quello che ospiterà l’Ematologia. La visita è poi proseguita in Radiologia, dove un paio di settimane fa è entrato in funzione l’acceleratore lineare che, con un investimento di 2,4 milioni di euro, rappresenta il non plus ultra nei trattamenti dei malati oncologico, consentendo sia di aumentare il numero di pazienti trattati sia di abbattere gli effetti collaterali.

“In poco tempo – ha detto Donetti – abbiamo investito circa 18 milioni in aggiornamento tecnologico, di cui 13 solo su Belcolle. Altri 3 milioni sono stati investiti per la nuova Pet che entrerà in funzione alla fine del prossimo anno.

Ma stiamo investendo anche sulle strutture: la prossima che consegneremo è la radiologia di Ronciglione, oltre al Cup di Montefiascone. Il cantiere più importate è però quello del blocco A3: una volta ultimato l’ospedale da luogo di dolore diventerà luogo di cura in cui sentirsi accolti. Sono inoltre arrivati altri finanziamenti per adeguare primo e secondo corpo e avremo un nuovo Spdc (Servizio psichiatrico di diagnosi e cura) da circa 3 milioni”.

D’Amato ha sottolineato: “Belcolle è il simbolo delle trasformazioni del sistema sanitario regionale: da emblema negativo per i ritardi a sinonimo di qualità ed efficienza. Inoltre, è significativo che l’acquisto di 36 grandi macchine, tra cui l’acceleratore, per la prima volta siano stati usati fondi comunitari. E tutto in sei mesi”.

A chiudere Zingaretti che ha ricordato come “nel 2012, durante la mia prima visita, Belcolle era la fiera dell'incompiuto, come la Salerno-Reggio Calabria della sanità. In pochi anni, di cui sei sotto commissariamento, state invece compiendo una piccola grande e positiva rivoluzione di cui la comunità viterbese deve essere fiera. Belcolle rappresenta la sfida italiana”. Ma il presidente della Regione ha anche parlato in vista del Giubileo 2025. “Arriveranno oltre 100milioni di persone. Viterbo si sta preparando: grazie alla sinergia tra istituzioni recupereremo il vecchio ospedale e ne faremo un esempio di cultura e di accoglienza”.

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