Acqua, l'emergenza solo con sprechi

Irrigazione
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Domenica 5 Luglio 2020, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 11:06
Per ora il sistema ha retto. Sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo. Il primo weekend di grande caldo ha registrato pochi disservizi idrici, ma Talete avverte: «Se i picchi dei consumi registrati tra sabato e domenica scorsi dovessero ripetersi con frequenza, alcune zone potrebbero rimanere a secco».
Un passo indietro. Andando alla fonte, in senso letterale, al momento problemi non ce ne sono. E questo nonostante nel 2020 la piovosità registrata sia stata inferiore del 65% rispetto alla media storica della Tuscia. Se paragonata agli anni precedenti, la situazione è la seguente: meno 50% rispetto al 2019 e addirittura meno circa 67% in confronto al 2018. Già a primavera, la società idrica che gestisce 31 comuni dell'Ato 1, per bocca di Alessandro Fraschetti, direttore generale, aveva avvertito i cittadini affinché facessero un uso responsabile della risorsa idrica in vista dell'estate. Ora, il grande caldo è arrivato. Con la colonnina di mercurio in salita, nel weekend moltissimi turisti o possessori di seconde case si riversano nella Tuscia. Con la pandemia ancora da archiviare, poi, la percentuale di quanti trascorreranno le ferie nel Viterbese, rinunciando all'estero, è più alta rispetto al passato. E così, soprattutto nei weekend, migliaia di romani tornano nei paesi d'origine o, semplicemente, scelgono le coste e i laghi per fuggire dalla calura della metropoli. È successo anche lo scorso fine settimana e i diari di bordo di Talete ne hanno registrato gli effetti. I consumi più elevati rispetto ai picchi annuali si sono registrati a Calcata, a Bolsena, a Castel Sant'Elia, a Montefiascone.

Solo in alcuni casi la popolazione è rimasta senz'acqua, comunque solo in alcune zone e per poche ore. Le più colpite sono le aree residenziali, quelle più alte o dove la rete ha minore portata. «Ma se alle maggiori presenze e al caldo uniamo il malcostume di innaffiare i giardini o lavare le auto, allora il pericolo che la rete non regga diventa concreto», ribadisce Fraschetti. Non a caso Talete ha inviato a tutti i sindaci una lettera affinché emettano un'ordinanza contro gli sprechi. «Nonostante il grande afflusso di persone continua il dg siamo riusciti a garantire il servizio, mantenendo anche tutti i parametri in regola. Siamo, però, allarmati perché se l'eccesso di consumi di protrae, ci saranno inevitabili ripercussioni sulla potenzialità della rete». Proprio quello che è successo a Sutri, comune che non ha concesso il servizio a Talete ma lo gestisce in proprio: «Dal sopralluogo effettuato sulla cisterna e sul pozzo di Condotti non risultano guasti all'impianto. Il problema sono gli abitanti che, nonostante l'ordinanza annaffiano giardini e riempiono piscine fuori orario. Da domani avvertono dal Comune - istituiremo turni serali della polizia locale e inizieranno a comminare sanzioni». Le reazioni dei cittadini? Commenti furibondi sui social ma l'amministrazione Sgarbi tira dritto e partirà con i controlli.
 
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