Comune-Acqua di Nepi, il sindaco vuole rivedere l'accordo economico sulla subconcessione

Comune-Acqua di Nepi, il sindaco vuole rivedere l'accordo economico sulla subconcessione
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Martedì 2 Febbraio 2021, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 14:34

Comune- Acqua di Nepi, il sindaco Franco Vita vuole rivedere l'accordo sulla subconcessione per la commercializzazione della minerale.

«Come prima cosa dobbiamo comprendere se è il caso di procedere con una proroga ha detto Vita e poi verificare se sono state rispettate tutte le clausole dell'intesa firmata a suo tempo». In pratica, il primo cittadino intende contrattare sulle somme dovute dalla società per alimentare le casse comunali.

«Venerdì scorso la società Acqua di Nepi ha detto Vita - ha comunicato i corrispettivi in base alle vendite dell'anno 2020. L'importo è stato di 529.000 euro, a cui bisogna aggiungere un'altra somma di circa 40.000 euro che verranno versati all'Ente Nepi».

Importo, quest'ultimo, che sarà destinato allo sviluppo turistico del territorio nepesino. «Si tratta di somme - ha detto sempre Vita ed entrate extra tributarie, che sono importanti per il bilancio del nostro Comune. Ci consentono di mantenere alcuni servizi a favore dei cittadini, che altrimenti non si sarebbero potuti effettuare».

Le somme che arrivano a palazzo Vignola sono frutto di un patto, stipulato durante il primo mandato da sindaco di Vita, con il sostegno dei consiglieri comunali della maggioranza di quell'amministrazione, e accompagnato da tante polemiche di quella che era allora all'opposizione.

Prima della stipula di quel contratto di subconcessione dello sfruttamento della sorgente mineraria, il Comune di Nepi incassava una somma di circa 70 mila euro all'anno; somma che ora è diventata a tre cifre e tende sempre ad aumentare.

«A quanto mi risulta ha concluso Vita - uno degli obiettivo della società Acqua di Nepi (del Gruppo San Benedetto, ndr) è di estendere la rete commerciale. Io mi auguro che, trascorso questo periodo di crisi dovuto al Covid, gli importi aumentino. Per questo è maturo il tempo per verificare lo stato di attuazione delle clausole dell'ultimo contratto»

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