«Mi ha colpito alle spalle mentre ero in cucina a sistemare le ultime cose nella mia valigia blu. Avevo deciso di andarmene». E’ arrivata direttamente dalla Polonia per testimoniare al processo che la vede vittima di tentato omicidio. Il 29 gennaio del 2021 a Capranica poco dopo l’ora di pranzo fu raggiunta da 5 coltellate dal suo compagno e convivente Alberto Agnello 58enne ex poliziotto. L’uomo, undici mesi fa, tentò di ammazzare la compagna al termine di una violenta lite domestica. L’imputato, detenuto in un carcere, è assistito dagli avvocati Federica Ambrogi e Amedeo Centrone.
La donna, 53enne originaria della Polonia parte civile nel processo assistita dall’avvocato Ernestina Portelli, venne colpita con un coltello da cucina per ben 5 volte.
La donna per giorni avrebbe sopportato minacce e soprusi, sfondatosi al telefono con i familiari. «Mi diceva che se me ne fossi andata in Polonia mi avrebbe raggiunto in 10 ore e mi avrebbe bruciato, che non mi dovevo azzardare a parlarne con nessuno. Non era geloso perché io non gliene davo motivo era possessivo e mi diceva sempre che non valevo niente». Dopo settimane però la 54enne decide che è arrivato il giorno di farla finita. «Avevo deciso e avevo preso la mia valigia blu. Ero in cucina per sistemarla quando lui è arrivato alle mie spalle e mi ha colpito con un pugno alla testa, poi due sui fianchi. Mentre mi stavo giurando per dire qualcosa mi ha accoltellato alla schiena per tre volte. E poi ancora all’addome. Appena ha appoggiato una mano sul frigo sono riuscita a divincolarmi e a aprire la porta. Ho pensato che stavo morendo, quando sono stata soccorsa dal mio vicino di casa».
Secondo quanto emerso durante l’udienza l’ex poliziotto, a cui anni prima era stato tolto il porto d’armi, avrebbe fatto uso di psicofarmaci poco prima dell’aggressione, farmaci prescritti dal fratello medico.