Notevole, come si vociferava da settimane, la riduzione del compenso corrisposto al giorno per ogni singolo straniero. Finora il prezzo a base d'asta era di 35 euro per garantire la prima accoglienza. Adesso le quote sono crollate e distinte in base alla grandezza dei Cas: 18 euro pro capite al giorno per chi metterà a gara la soluzione degli appartamenti singoli; 23 euro per i centri fino a 50 ospiti; 21,90 euro per le strutture tra i 51 e i 300 migranti ospitati. Molti degli attuali gestori sarebbe decisi a rinunciare, viste le quote previste.
Anche la gara europea lanciata dalla Prefettura per il 2017 metteva a bando 1.500 posti (nel 2015 erano 220, nel 2016 erano 360), ma quelli autorizzati erano 1.467 per un valore di 19.278.000 euro. Ma già primi mesi dell’anno, di fronte all’aumentare degli sbarchi, i livelli previsti erano stati superati e quindi si era fatto ricorso al cosiddetto aumento del quinto così da ampliare la disponibilità dei centri di accoglienza straordinaria già presenti fino a circa 1.700 ospiti. Negli ultimi mesi, invece, le presenze nei Cas della Tuscia sono crollate.
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