di Andrea Andrei
«La cosa che mi fa più piacere è vedere tante grandi aziende che scelgono di venire qui e non alle altre importanti fiere internazionali. Vuol dire che siamo riusciti nell'obiettivo di mettere in comunicazioni i giganti del settore tecnologico con le piccole realtà che lavorano e innovano». Per Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino e organizzatore storico della Maker Faire Rome, è questa la vittoria più grande. «La ragione per cui organizziamo questa manifestazione con la Camera di Commercio è da sempre la stessa: fare da ponte fra imprese, il che rende questa Maker Faire molto più ricca di contenuti rispetto ad altre che si fondano di più sull'intrattenimento».
Per Banzi, che allo stand del Messaggero ha fatto un bilancio dell'edizione di MFR appena conclusa, «il tema portante è senz'altro quello dell'intelligenza artificiale. È la nuova frontiera, e qui la possiamo vedere applicata in tanti settori”. Per quanto riguarda lo svolgimento della fiera, si dice soddisfatto: «Lo spirito è quello giusto e anche in futuro continueremo su questa linea». E conclude con l'appello che rinnova ogni anno: «Vorrei soltanto che la città di Roma abbracciasse e accompagnasse di più per mano questa manifestazione, che ormai ha un rilievo internazionale».
Video di Emanuele Valeri/Ag.Toiati
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout