Caro bollette, con smart working c'è stato un aumento

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Caro bollette e lavoro da casa: secondo Selectra, servizio gratuito che confronta le offerte di luce, gas e internet, c'è stato un aumento fino al 230% rispetto ad un anno fa. Secondo l'analisi sui costi dello smart working per gli italiani, chi lavora da casa full time e si affida ancora al Servizio di Maggior Tutela a febbraio 2022 spenderà 57 euro in più nella bolletta mensile luce (+230%, per un totale di 102 euro), e 159 euro in più per la bolletta del gas (+220%, per un totale di 290 euro) rispetto a febbraio 2021. Lo smart worker full time che è invece passato al Mercato Libero pagherà sempre di più rispetto all'anno scorso, ma riuscirà a risparmiare a febbraio 2022, rispetto al Tutelato, 45,5 euro sulla bolletta della luce e 32 euro su quella del gas. Rispetto a chi è rientrato in ufficio full time - e che quindi ha un consumo di luce e gas ridimensionato - un lavoratore in smart working nel Servizio di Maggior Tutela a febbraio 2022 spenderà 17 euro in più per la luce e 39 euro in più per il gas. Sul Mercato Libero, invece, si parla di 10 euro in più per la luce e 32,5 euro per il gas per il lavoratore da remoto rispetto a chi va in ufficio. Se prima della pandemia appena l'11% degli occupati lavorava da remoto, nel 2021 i lavoratori agili sono saliti al 32,5%. Una modalità che nel complesso piace ai lavoratori (55%) ma il 60% lamenta proprio problemi legati all'aumento dei costi delle utenze domestiche. Una problematica che si fa ancora più forte in questo primo trimestre 2022, osserva Selectra. Per il Mercato Libero la crescita delle proposte commerciali da parte dei fornitori dovrebbe essere più moderata: secondo le stime di Selectra, nelle prossime settimane la media delle offerte rimarrà più bassa della tariffa del Mercato Tutelato, sia per la luce che per il gas, dando agli utenti la possibilità di risparmiare oltre 700 euro in bolletta nei prossimi 12 mesi. Nel mercato di Maggior Tutela il prezzo viene infatti stabilito dall'Autorità e cambia ogni tre mesi invece nel Mercato Libero il fornitore può stabilire il suo prezzo che può essere fisso per uno o due anni.