Renzi e i morti di Bergamo, bufera su Facebook: «Strumentalizzate mie parole»

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Dispiaciuto ma le sue intenzioni strumentalizzate. Cerca di riparare Matteo Renzi dopo la tempesta scatenata dalle sue parole in Senato giovedì: "Pensiamo di onorare le persone di Bergamo e di Brescia che non ci sono più, che se potessero parlare ci direbbero di ripartire anche per loro" . La pioggia di critiche e distinguo non si è fatta attendere molto, da Salvini: "Renzi lasci stare i morti", al sindaco di Bergamo Giorgio Gori, già renziano della prima ora: "Uscita decisamente infelice", a Vito Crimi 'reggente' del M5S: "Discorso populista e qualunquista". L'ex premier affida le sue scuse e difesa a un videomessaggio su Facebook: "Mi dispiace per un passaggio del mio discorso di ieri in Senato che ha creato polemiche, ma a me l'idea che una persona possa morire da sola mi fa uscire di testa. Il fatto di poter avere qualcun accanto, per me fa la differenza. Quando ho visto il corteo delle bare a Bergamo sui camion dell'esercito, la cosa sconvolgente era l'anonimato. Ieri ho fatto un passaggio che tutto era tranne un attacco: chi ha voluto fare polemica cerca un appiglio per lo scontro. Ma io non rilancerò polemiche assurde su una cosa su cui si deve avere solo silenzio e rispetto".