Russia, liberata la Pussy Riot anti-Putin Maria Alyokhina: «Potendo avrei rifiutato»

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Maria Alekhina, una delle componenti del gruppo punk russo "Pussy Riot", è di nuovo libera; è stata rilasciata infatti grazie all'amnistia votata dalla Duma, la Camera bassa di Mosca, in occasione del 20esimo anniversario della Costituzione della Federazione Russa.La Alekhina insieme a Nadezhda Tolokonnikova e Yekaterina Samutsevich (rimasta un po' più ai margini della vicenda) era condannata al carcere dopo aver cantato una preghiera anti-Putin nella cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca. Lei e la Tolokonnikova sarebbero dovute uscire dal carcere a marzo 2014 mentre la Samutsevich è già in libertà vigilata."Non so quali siano adesso i suoi progetti", ha detto l'avvocato della cantante, precisando che Maria è stata accompagnata in un'auto del penitenziario direttamente alla stazione ferroviaria.La 25enne Maria Alekhina stava scontando, comela 245enne Nadezhda Tolokonnikova, una pena di due anni in una colonia penale con l'accusa di teppismo. Secondo i legali anche Nadezhda, detenuta a Krasnoiarsk, in Siberia, dovrebbe essere liberata a brevissimo termine.(Immagini Afp)