La minaccia alle comunità Inuit, l'altra faccia del riscaldamento globale

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Le comunità Inuit sono sotto la minaccia di estinzione a causa del riscaldamento climatico; è l'altra faccia del Global Warming. Questo è il villaggio di Ittoqqortoormiit, sulla costa est della Groenlandia, forse l'insediamento umano sulla terra ferma più isolato del mondo. Il più vicino segno di civiltà è a non meno di 500 km da qui. Tra questi scenari da favola, inverni freddi, ghiaccio e neve abbondante sono l'ambiente naturale in cui i 350 inuit di Ittoqqortoormiit, stabilitisi vicino allo stretto di Scoresby, vivono e trascorrono le loro giornate. Ma questa sorta di Paradiso terrestre "on ice" potrebbe presto essere solo un ricordo. L'unica fonte di acqua potabile, per loro, infatti è un fiume proveniente da un vicino lago, alimentato da un ghiacciaio. Ma le temperature nell'Artico aumentano 4 volte più velocemente della media mondiale e i ghiacciai si sciolgono rapidamente. "Potrebbe essere un problema - confessa Erling Rasmussen, responsabile dell'approviggionamento idrico - penso che per il futuro potremmo essere costretti a ricavare l'acqua potabile dall'oceano". Quel che accade è una reazione a catena, perché gli iceberg che si staccano dai ghiacciai creano problemi alla navigazione e ai pescatori, la caccia alle foche, da cui l'economia locale dipende, è sempre più difficile, inoltre l'inquinamento dovuto alle attività umane contamina la catena alimentare mentre la scarsità di prede spinge gli orsi polari a cercare cibo tra le case. La cartina di tornasole sono le microalghe che colorano i ghiacciai e che testimoniano il disastro ambientale in corso. "A volte questi cambiamenti sono molto veloci - dice con voce commossa la biologa Caroline Bouchard - è difficile adattarsi nel medio-lungo termine. Direi che sono molto preoccupata".