Israele si ferma, due minuti di silenzio per il "Giorno della memoria"

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Israele questa mattina alle 10 (ora locale) si è fermata al suono della sirene - lungo due minuti - che ha commemorato i 6 milioni di ebrei uccisi durante la Shoah dai nazisti e dai loro alleati. Ovunque fossero, gli israeliani si sono alzati in silenzio chinando il capo in rispetto e memoria. Molte le persone che - chiuse a casa per le restrizioni imposte dalla lotta al coronavirus - sono apparse ai balconi e sulle terrazze. Auto private e servizi pubblici - scarsi sulle strade per le misure contro la malattia - si sono fermati e i passeggeri sono scesi dai veicoli mettendosi sull'attenti. Il "Giorno della Shoah e della Memoria" (Yom HaShoah) - che si celebra oggi in Israele - è una delle date più solenni del calendario israeliano ma quest'anno il coronavirus ha fatto sì che gran parte delle cerimonie pubbliche, compresa quella di ieri sera a Yad Vashem, si siano svolte a ranghi ridotti, con discorsi registrati e testimonianze non dal vivo e i sopravvissuti chiusi a casa.