La Festa delle 7 Arti sul Tevere per promuovere la Legalità, la Salute e l’Ambiente

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La FESTA delle 7 ARTI, il movimento artistico fondato dalla regista, performer e body artist Francesca Chialà, che riunisce tantissimi musicisti, cantanti, ballerini, artisti, attori appartenenti alle diverse 7 arti, e il Teatro dell’Opera di Roma, hanno animato il “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto nella piazza sull’acqua di Tevereterno, sotto il meraviglioso Ponte Sisto. Diverse arti e discipline sportive, creativamente intrecciate, per differenti obiettivi artisticamente integrati tra loro: prendersi concretamente cura della Natura, dell’Acqua, degli Esseri Umani, promuovere l’inclusione sociale, la Legalità in centro e nelle periferie, stimolare l’impegno delle istituzioni sugli oltre 10.000 di disabili in Italia, ricordare il mese di ottobre della prevenzione del tumore al seno, chiedere fermamente la fine dei conflitti in Medio Oriente tra Israeliani e Palestinesi e, in Europa, tra Ucraini e Russi.

Con i ballerini della scuola di danza del Teatro dell'Opera, diretta da Eleonora Abbagnato, la Chialà ha dipinto le TELE DANZATE della LEGALITÀ e dell’AMBIENTE, stimolati dai generosi cantanti e musicisti del movimento artistico La FESTA delle 7 ARTI, intorno ai 3 grandi cerchi con le panchine d'artista di Pistoletto, in un colorato happening di musica da cinema, lirica, jazz, pop. I corpi dei ballerini sono diventati pennelli viventi sulle note della cantante jazz Cinzia Tedesco, dei compositori e chitarristi Enrico Cresci, Roberto Guarino e Marco Albani, del percussionista Raoul Scebba, il cantante Piero Tedesco e la pianista Claudia Troisi.

Francesca Chialà - Foto di Mario Giannini

 

La spettacolare Performance artistica e sportiva è stata aperta dall’eroica traversata a nuoto del Tevere per 50 km dell’atleta disabile Salvatore Cimmino, per promuovere un mondo senza barriere. Arrivato nuotando con tante canoe, ha raggiunto gli artisti saltellando, senza protesi e, a sorpresa, si è unito alla performance di body painting. La Chialà ha dipinto il suo corpo bagnato mentre l’atleta paralimpico restava in piedi su una sola gamba, stimolati dal quartetto Pessoa e dal Coro Accademia Vocale Romana, diretto dal maestro Lorenzo Macrì, che intonavano “Mission” di Morricone. Il corpo di Cimmino è diventato una tela vivente ed ha giocosamente saltellato sulle arie del Rigoletto di Verdi, intonate dagli artisti del progetto internazionale “Fabbrica Young Artist” del Teatro dell’Opera: il tenore Nicola Straniero e la pianista Zenoviia-Anna Danchak. Hanno unito body art, musica, canto e nuoto per stimolare l’impegno delle Istituzioni per gli oltre 10 milioni di disabili in Italia, promuovere la sicurezza e l’accessibilità dell’acqua per tutti, ed in particolare del Tevere. Dopo la performance artistica, il coraggioso atleta è arrivato a nuoto fino a Fiumicino, per sostenere la proposta di legge che equipara gli infortuni nella vita e quelli sul lavoro.

 

Intorno all’installazione di Pistoletto, “Terzo Paradiso a Piazza Tevere”, la body artist Francesca Chialà ha dato voce anche alle persone che rischiano la propria vita per la legalità, dipingendo con il proprio corpo i 40 metri di tele con i ballerini della scuola del Teatro dell'Opera che hanno accolto con entusiasmo la bellissima sfida di diventare performer, con i bambini di Tor Bella Monaca e di diverse scuole coinvolte nel progetto di riqualificazione del Tevere. La Chialà ha dipinto il braccio ingessato dell'attivista Maricetta Tirrito, sotto scorta e investita a Tor Bella Monaca da uno spacciatore di droga. Anche la Tirrito è entrata nella performance di body art, abbracciata ai ballerini del Teatro, per sostenere il coraggioso lavoro di Don Antonio Coluccia e dell'associazione Torpiùbella dell'eroica Tiziana Ronzio, sotto scorta da 2 anni, e dare continuità al concerto del Teatro dell’Opera nel punto dell'attentato a Don Coluccia.

Francesca Chialà con i ballerini del Teatro dell'Opera di Roma e JingParis Artist - Foto di Enrico Ripari

 

La Chialà ha intrecciato la Body Art anche alle arti marziali, colorando il corpo della vicecampionessa europea di kata, Sofia Garofoli, coinvolta dalla federazione nazionale del CONI, la FIJILCAM, perché “le 7 arti e lo sport devono unirsi per salvare il nostro pianeta e migliorare la società”, sostiene la body artist. “Abbiamo trasformato in Performer anche le donne di "Yogis4Nature" che, dopo la pratica di Yoga, hanno indossato i cappelli dell'art designer Sabrina Baldacchini scelti durante la malattia da Michela Murgia. Per promuovere il mese di ottobre della prevenzione del tumore al seno ho anche indossato una delle parrucche donate alle donne in chemioterapia, con difficoltà economiche, dalla Banca della Parrucca” – prosegue la Chialà - "e ho ricordato l'attivista per la ricerca sul cancro, Francesca Traclò, scomparsa di recente."

La FESTA delle 7 ARTI si è conclusa con un colpo di scena. Sempre per promuovere la salute e la prevenzione delle malattie oncologiche, la Chialà è salita su un battello con la performer cinese JingParis Artist venuta da Parigi, la cantante Chiara Stroia e il chitarrista Roberto Cardinali per animare artisticamente lungo il Tevere la gara di canottaggio "RemaRoma per la Vita", 16 equipaggi con 100 donne, pazienti oncologiche e dottoresse di vari ospedali, oltre a donne del mondo delle Istituzioni, della politica, del giornalismo, della cultura e dello spettacolo.

L'intera performance diventerà anche una mostra fotografica di Enrico Ripari e un documentario che sta realizzando la Chialà sulla FESTA delle 7 ARTI, per mostrare come le diverse arti e discipline sportive possono, se unite insieme, attivare concretamente l’impegno civico e istituzionale, facendo collaborare artisti, atleti, cittadini, associazioni, scuole e Istituzioni.