L'arte contemporanea italiana "invade" il Ministero delle Infrastrutture, da Pomodoro a Pistoletto

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Servizio Laura Larcan, Video di Luca Bonaccorso / Agenzia Toiati

L’attimo fuggente di un panorama industriale, con il porto, l’autostrada, la ferrovia, costruito con pennellate veloci ed energiche, come bagliori e lampi di una visione dinamica. È l’opera di Alessandro Papetti artista contemporaneo che spicca nella sala del consiglio superiore dei Lavori pubblici. Siamo al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile di Roma che si apre per la prima volta all’arte contemporanea. Accogliendo 26 opere di 14 grandi artisti italiani ancora viventi, selezionati per raccontare linguaggi e movimenti dal secondo dopoguerra ad oggi, ma anche per dialogare con i temi e i concetti legati al Ministero. Una collezione che prende vita tra donazioni e comodati d’uso (per un anno e mezzo, rinnovabili). Un’operazione fortemente voluta dal ministro Enrico Giovannini, presentata ieri insieme al capo di Gabinetto Alberto Stancanelli.