"Mai più schiave": è dedicata alla tragedia delle donne vittime del traffico delle schiave e costrette a prostituirsi la festa internazionale della donna celebrata questa mattina al Colle alla presenza delle massime autorità dello Stato. Due giovani donne fanno il loro ingresso nella sala dei Corazzieri e raccontano le loro storie. Di spalle, perché sotto protezione, ripercorrono le tappe di un viaggio che doveva segnare la svolta della vita ma che presto si è trasformato in un vero e proprio incubo.
Stefania, 24 anni, è arrivata dalla Bulgaria 17enne e con una promessa di lavoro. Racconta delle torture «subite, i segni sul mio corpo» a partire dalle «orecchie tagliate brutalmente» e i «capelli strappati: si vedeva la cute e mi sentivo bruttissima». Costretta a prostituirsi «da uomini che ogni giorno fanno la spesa, comprano cose di cui hanno bisogno. Anch'io sono diventata una cosa da comprare, non potrò mai capire come un uomo che si definisce tale possa fare questo. Questi clienti per me non saranno mai uomini, ma persone disumane e senza cuore» afferma Stefania appellandosi a leggi dure «per fermare persone disumane» Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it
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