Vendemmia 2023, il caldo di ottobre aumenta la qualità del vino

Video
2 Minuti di Lettura
Lunedì 2 Ottobre 2023, 17:30

L'estate insolitamente prolungata dovuta al cambiamento climatico nei primi giorni di ottobre ha accelerato la vendemmia. Le condizioni climatiche favorevoli, caratterizzate da un clima mite e asciutto, hanno contribuito ad una raccolta di alta qualità, grazie all'assenza di umidità e alle ampie escursioni termiche tra giorno e notte. Questo ha arricchito i vini con uve prive del rischio di muffe e marciumi. Purtroppo però la produzione nazionale di vino è stata influenzata da una stagione meteorologica complessa, con una diminuzione stimata del 14%, che ha colpito particolarmente il Centro Sud, registrando il peggior risultato del secolo, con cali fino al 50%. La vendemmia per varietà come Sangiovese, Montepulciano, Trebbiano e Lambrusco proseguirà fino alla fine di ottobre, mentre le varietà tardive come Cabernet, Aglianico, Nerello, Nebbiolo e le zone in quota come la Valtellina e l'Etna richiederanno più tempo. La produzione italiana dovrebbe attestarsi a circa 43 milioni di ettolitri, in calo rispetto ai 50 milioni della stagione precedente, posizionando il 2023 tra gli anni meno produttivi della storia. Nonostante ciò, ci si aspetta una produzione di alta qualità, con l'attenzione dei viticoltori rivolta al momento ideale per la raccolta e la lavorazione in cantina, poiché i volumi saranno strettamente influenzati dalle condizioni climatiche. Secondo le proiezioni, l'Italia e la Francia si contenderanno il primo posto come produttori mondiali di vino, mentre la Spagna dovrebbe rimanere al terzo posto con una produzione di 36,5 milioni di ettolitri, in calo dell'11% rispetto all'anno precedente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA