Le Valli del Sorbo, l'oasi a due passi da Roma dove i cavalli pascolano allo stato brado

Le Valli del Sorbo, l'oasi a due passi da Roma dove i cavalli pascolano allo stato brado
di Maria Serena Patriarca
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Giovedì 4 Giugno 2020, 19:04 - Ultimo aggiornamento: 19:11

A piedi, a cavallo o in mountain bike: è bello perdersi fra cascate, corsi d’acqua dove volano libellule dai colori fluorescenti, mandrie di buoi, cavalli e maiali neri che pascolano allo stato brado. Le Valli del Sorbo, che si snodano fra sentieri, spiazzi verdi e alture boscose lungo il corso del fiume Cremera, sono certamente tra i paesaggi più amati da chi cerca ampi spazi verdi, silenzio e aria pura nell’area protetta del Parco di Veio.

Tra Formello e Campagnano, a pochissimi chilometri da Roma, la città qui sembra una dimensione molto lontana: a fare da padrone all’occhio del visitatore, infatti, sono le vallate ricche di pascoli, i boschi di querce, cerri, aceri e ornielli, i valloni tufacei della campagna romana, la cascata della Mola. Paradiso dei bikers per la grande varietà di sentieri offerti, il Parco del Sorbo, nel quale ha sede anche il suggestivo Santuario della Madonna del Sorbo, è Sito di Importanza Comunitaria per il valore naturalistico ed ambientale e perché habitat di una fauna variegata.
 

 

Dal 2016, non a caso, questa location è stata designata Zona Speciale di Conservazione.  Nelle acque del Cremera nuotano ancora degli esemplari di ghiozzi etruschi, pesci piccoli sempre più rari a trovarsi. Fra gli animali che abitano il Parco? Uccelli come il nibbio bruno e l’averla piccola, la salamandrina dagli occhiali e il serpente cervone. Da non perdere il Santuario della Madonna del Sorbo, che sorge in un'altura abitata fin dal lontano 996, forse per difendersi dalle invasioni saracene del X sec.

L’originario “castellum”, che appartenne nel corso della storia anche alla famiglia nobiliare degli Orsini, nel 1427 divenne sede del monastero dei Frati del Carmelo, presso la chiesa primitiva della Beata Maria “Castri Sorbi”: luogo che divenne poi un Santuario di pellegrinaggio mariano.

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