Irpinia Madre: viaggio nel cuore rurale e artistico della Campania

Castello di Bisaccia
di Sabrina Quartieri
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Lunedì 12 Ottobre 2015, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 21:03
E’ il polmone verde e il cuore rurale della Campania: non lontano da Roma, per una mini vacanza rilassante e a contatto con la natura, c’è l’Irpinia. Un territorio ricco di faggi, castagni e di boschi di latifoglie che in autunno si tinge di color oro e di un bruno intenso, rendendolo meta ideale per gli appassionati di foliage. Ma la zona ha tanto altro da offrire: per gli amanti delle passeggiate lungolago, ad esempio, c'è il bellissimo itinerario intorno al Lago di Laceno; per chi predilige le atmosfere di una volta, sono incantevoli le grandi sale di vecchi castelli, e numerose le botteghe artigianali di una terra rurale e genuina, che si compone di antichi borghi e di infiniti filari di vite.





Per scoprire questo interessante territorio, si può partire da un caratteristico luogo che già nel tardo Cinquecento Alfonso Fontanelli descriveva come “un paese ameno et vago alla vista quanto si possa desiderare co’ un’aria veramente soave et salubre”: è Gesualdo, un comune che fino a gennaio 2016, sarà anche capofila di "Irpinia Madre Contemporanea", un progetto internazionale dedicato alla valorizzazione della zona (www.irpiniamadrecontemporanea.it). Paese concentrico, il borgo sorge ai piedi di un castello, un tempo animato dalla corte del principe di Venosa Carlo Gesualdo. Un personaggio famoso per essere stato il mandante di un duplice omicidio, consumato a Napoli nel 1590, nei confronti di Maria d’Avalos, prima consorte del principe, e di Fabrizio Carafa, duca d’Andria, colti nell’atto di compiere adulterio.



Per sfuggire alla vendetta dei parenti della moglie, è in questo feudo che il principe trova rifugio: una fortezza trasformata in una sontuosa residenza gentilizia, dove durante gli ultimi anni della sua vita Carlo Gesualdo compone numerosi madrigali. Dall’alto del castello, la vista abbraccia tutta la conca, le colline che si perdono in lontananza e le sommità panoramiche dei monti Picentini. Pittoreschi le strade e i vicoli del borgo, arricchiti da balconi fioriti, portali, stemmi nobiliari e altari: gioiello del paese, la fontana a vasche concentriche di piazza Umberto I, realizzata in alabastro cotognino di Gesualdo. Per ascoltare la storia dell’antico feudo, gli aneddoti della sua gente e fare soste qua e là tra le botteghe di una volta, si potrà approfittare di un interessante viaggio narrato, gratuito su prenotazione, dal titolo "C'era una volta il Borgo", in programma sabato 21 novembre. Al seguito di accompagnatori speciali, i partecipanti potranno cogliere la vera essenza dell'"Irpinia Madre”, passando anche per le singolari località di Bagnoli Irpino e Rotondi, paesini dalla dimensione magica e fuori dal tempo.



Raggiungibili solo percorrendo strade panoramiche ma molto tortuose, Bisaccia e il suo straordinario maniero costruito dai Longobardi, meritano un'altra sosta. Soprattutto perché proprio questa location è stata scelta per ospitare uno degli eventi più importanti del ricco cartellone di “Irpinia Madre Contemporanea”: il 23 novembre prossimo al castello si terrà infatti un talk show con il regista Mario Martone e, in occasione del sisma che 35 anni fa travolse tutta la zona, verrà trasmesso il docu-film “Terra Mossa”. Con l’occasione, una volta a Bisaccia, si potrà visitare il museo-gioiello (www.museobisaccia.it) che conserva vari reperti archeologici, tra cui quelli della “Tomba della principessa di Bisaccia” (fine IX-VII secolo a.C.).



Sfiorando il lago di San Pietro, si arriva invece al paese di Monteverde, uno dei borghi più belli d’Italia. Il centro abitato conserva immutato il fascino di altri tempi, lasciandosi visitare a piedi lungo l’irta salita che conduce al castello, antica dimora recentemente restaurata. Del luogo, colpiscono le feritoie della struttura difensiva, la cinta muraria ai piedi del maniero e le mura pelasgiche. Di paese in paese, in Irpinia si compie un incredibile viaggio anche attraverso la creatività contemporanea: nel comune di Rotondi si trovano numerose botteghe di interessanti artisti locali. Imperdibile, per visitarle, il tratto di strada di via Varco, che dal 21 novembre all'8 dicembre, si trasforma in un museo diffuso, dando la possibilità ai visitatori di vedere gli artisti al lavoro con il legno, il ferro e le vernici.