L'ultimo viaggio che ha fatto?
«Mazara del Vallo, ho una sorella che vive lì e sono andata a trovarla. È un posto meraviglioso e lo considero sempre un gran bel viaggio».
Il viaggio più bello di sempre?
«Sicuramente quello in Australia cinque o sei anni fa. La vastità ti commuove, la natura è calda e presente. E poi le persone del luogo sono fantastiche».
Quello più brutto?
«Amo molto viaggiare e qualsiasi viaggio è bello, anche se è stato difficile, faticoso e con incidenti di percorso. Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno»
L'albergo più bello della sua vita?
«Uno a Montreal, in Canada: aveva la piscina ad acqua calda sul tetto e la mia stanza era all'ultimo piano. Fuori c'era la neve, una cornice stupenda».
Quando e come fa la valigia?
«Di solito la faccio il giorno prima, lasciandola aperta la mattina. Ormai con l'età mi devo fare una lunga lista altrimenti dimentico parecchie cose. Se è un viaggio molto lungo mi organizzo prima, ad esempio durante la settimana vado a comprare quella cosa che penso potrà servirmi. Tendenzialmente quando parto, credo sempre di arrivare in posti dove non troverò nulla, per questo metto in valigia di tutto: se sto quindici giorni mi porto quindici cose».
Cosa porta sempre con sé?
«Un libro e la mascherina per dormire, altrimenti la mattina mi sveglio subito».
Meglio soli o in compagnia?
«Meglio in compagnia, se la compagnia è bella. In due è l'ideale, non mi piace molto viaggiare in gruppo: è sempre faticoso mettere d'accordo tutti».
Libri o e-book?
«Libri, io amo molto la pagina di carta. Però devo dire che l'e-book è molto comodo: si illumina, puoi ingrandire le parole e sicuramente ti porti dietro meno peso».
In una città: guida alla mano e itinerario ferreo o a zonzo senza meta precisa?
«Metà e metà. Non sono una che quando parte si fa il programma della vacanza, improvviso molto».
Il piatto che più le è piaciuto?
«Il baccalà mantecato a Lisbona, mi era piaciuto molto perché non lo mangio spesso. E poi vado pazza per i piatti siciliani».
Quello che dimentica sempre a casa?
«Gli occhiali da vista. Ne ho duemila comprati in aeroporto».
Il prossimo viaggio?
«Forse Londra, tra breve. D'estate non viaggio molto perché con il mio lavoro è difficile che io parta quando tutti vanno in vacanza. Quest'estate me ne starò in campagna: ho una casa in Maremma».
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