Capodanno al freddo e al gelo: nell'hotel di ghiaccio più grande del mondo

Ice Hotel ph Asaf Kliger
di Luisa Mosello
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Martedì 29 Dicembre 2015, 14:13 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 19:52

Capodanno al freddo e al gelo. Letteralmente parlando. Nella Lapponia svedese si può fare davvero alla grande, con tutti i comfort. Si fa per dire. Perchè in questo caso di confortevole non dovrebbero avere niente, visto che qui l’ambiente è tutt’altro che… caldo. Eppure l’esperienza di alloggiare nell’Ice Hotel di Jukkasjärvi,  a 15 minuti dalla città di Kiruna raggiungibile in un ora e mezza di volo da Stoccolma e a 200 chilometri appena dal Circolo Polare artico, è davvero stra-ordinaria.
 



Non per nulla questo è il più grande albergo di ghiaccio del mondo, non l’unico ma il primo del genere ad essere costruito più di vent’anni fa, nel 1989 (ne sono seguiti altri ma più piccoli nel resto della Scandinavia, in Romania, in Giappone e in Canada). Ed è stato appena riaperto. Anzi, sarebbe meglio dire ricostruito, visto che di fatto si tratta di un Temporary Hotel della natura. Sì, perché ogni anno all’arrivo del grande freddo viene rifatto di sana pianta dopo che in primavera si scioglie, appunto come neve al sole. E ogni volta ci sono delle novità nell’architettura e nell’arredamento glaciale: per l’inverno 2016 i clienti vengono accolti da un elefante a grandezza naturale, una quinta teatrale drammatica ispirata alla Russia degli zar e una "Love capsule" degli anni ’70.

LA STORIA
Tutto ebbe inizio alla fine degli anni ’80, durante un corso di scultura di ghiaccio in questa parte della Svezia settentrionale. Fu realizzata una casa di neve per accogliere le creazioni degli artisti. La partecipazione fu eccezionale e per la scarsità di alloggi si pensò ad ospitare gli intervenuti nella sede stessa dell’esposizione, con sacchi a pelo e una sauna mattutina rigenerante per riprendersi dal gelo notturno. L’esperienza ebbe un gran successo e così nacque l’Ice Hotel.

A disposizione degli arditi e, si spera per loro ardenti, amanti delle atmosfere sotto zero 19 suite, ognuna diversa e scolpita a mano. La quantità di neve utilizzata per realizzare le 55 camere dell'albergo, il bar e la chiesa sarebbe sufficiente per fare 700 milioni di palle di neve. Soltanto per i lampadari ci vogliono 1000 cristalli di ghiaccio fatti a mano. Costruire l'hotel ex novo ogni anno richiede un’enorme quantità di lavoro, che inizia con la raccolta di circa 5000 tonnellate di ghiaccio dal fiume Torne nel mese di marzo. Il periodo della costruzione vera e propria è invece tra ottobre e dicembre. Rimane aperto fino ad aprile, l’intera struttura si scioglie e torna ad assopirsi nel fiume.

NOTTI A -8 GRADI
Va ricordato che qui è tutto di ghiaccio, anche i letti. Le temperature oscillano fra i -8 e i -5 gradi, ma sempre meglio dei -40 che si registrano all’esterno… Qui è consigliabile dormire una sola notte. Per il resto ci sono stanze anche più calde o meglio un po’ meno fredde (difficile che superino lo zero). Naturalmente si è equipaggiati con speciali tute termiche. Non manca un Ice Bar dove certo non mancano i cubetti ghiacciati per bere i cocktail, qui necessariamente ad alta gradazione alcolica, a base di vodka e dintorni. E anche una Ice Church, una chiesetta gelata in cui ci si può anche sposare.

 Per l'anno prossimo è prevista la realizzazione di una struttura di 1200 mq di complemento all’albergo invernale pensata per essere usufruita tutto l’anno con spazi per il bar, la mostra di ghiaccio e le suite per il pernottamento. Gli impianti ad energia solare, che si avvarranno dei 100 giorni estivi in cui il sole non tramonta mai a queste latitudini, permetteranno di vivere un'esperienza di ghiaccio permanente, combinandola con attività tipiche estive come un’escursione sotto il sole di mezzanotte. Per saperne di più: www.visitsweden.com  www.icehotel.com  
 

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