Da Negril a Ocho Rios: viaggio in Giamaica, l'isola dai mille volti

Veraclub a Negril in Giamaica
di Sabrina Quartieri
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Sabato 2 Gennaio 2016, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 18:44

Tra cascate che finiscono in mare, case coloniali piene di mistero e storie di chi nella vita ha realizzato un sogno


E’ trasgressiva, magnetica, piena di fascino: considerata da sempre l’isola più attraente dei Caraibi, la Giamaica sa incantare e conquistare, proprio come faceva Bob Marley con le sue canzoni. Pezzi che spesso l’artista creava stando sdraiato sul suo "cuscino di pietra" nel giardino della casa natia a Nine Miles. Melodie reggae conosciute in tutto il mondo, che servivano ad accompagnare parole di pace, amore e libertà, e che ancora oggi vengono omaggiate, ad ogni ora del giorno e della notte, con i balli dei giovani giamaicani. Con un mare incantevole e una vegetazione rigogliosa, il Paese caraibico, grazie ai suoi mille volti, è una meta turistica ideale per una vacanza, ma è anche un luogo capace di regalare un sogno. Lo ha fatto con Michele, un giovane rastafariano pugliese che finalmente è riuscito a trasferirsi nel Paese che ha sempre amato, accettando di fare la guida turistica per gli ospiti del Veraclub di Negril, per mantenersi.

E ancora, con Eva Vianello, conosciuta come la “bionda” di Ocho Rios, ma che nasce veneziana, con un'ambizione: fare la vera pasta all’italiana proprio ai Caraibi. Oggi il suo ristorante “Evita’s” (http://www.evitasjamaica.com) è il più frequentato della costa. Tra i clienti (amici), la titolare vanta nomi come Keith Richards dei Rolling Stones, Brad Pitt e Uma Thurman. Le sue linguine ai frutti di mare, cotte al punto giusto, sono famose in tutto il Paese, come lo è il suo piatto afrodisiaco, che Eva ha chiamato simpaticamente il “Jamaica’s Viagra”. Niente più di una pietanza a base di pesce ‘jerked’, la marinatura per eccellenza, almeno sull’isola, e tutta da provare, realizzata con cipolle, timo, pimento, cannella, noce moscata, sale e pepe. Ma quelli di Michele e Eva sono solo due dei tanti esempi di fughe romantiche verso una terra magnetica e baciata dal sole. E che diventa ancora più affascinante al tramonto, quando il cielo sembra infuocato. L'appuntamento imperdibile è al famosissimo Rick’s café (http://www.rickscafejamaica.com) di Negril, per godersi lo spettacolo del calar del sole sorseggiando una birra, in compagnia di pezzi reggae suonati dal vivo da coinvolgenti band del posto. Il locale, già verso le 16, comincia a riempirsi di turisti, quindi è bene arrivare con un po’ d’anticipo.

Oltre allo spettacolo del tramonto, al Rick’s café si può assistere, per pochi dollari di mancia, anche al tuffo più adrenalinico della Giamaica: al bar è pieno di ragazzi che risalgono gli scogli dal mare per esibirsi in qualcosa di davvero impressionante. Qui, sulla punta occidentale dell’isola, famosa per la sua spiaggia bianca lunga più di dieci chilometri ed il suo mare cristallino protetto dalle correnti oceaniche dalla ricca barriera corallina, sorge un vero e proprio angolo di Italia ai Caraibi: il Veraclub (http://www.veratour.it/villaggi/veraclub-negril) di Negril si è conquistato un bellissimo punto della costa, e si estende lungo la bianchissima spiaggia di Seven Miles, una delle più paradisiache di tutta la Giamaica. Composto da piccoli edifici in stile coloniale-caraibico, e immerso in una rigogliosa vegetazione tropicale, il villaggio si distingue per l’atmosfera rilassante, in un contesto raccolto e informale. Per una location da mille e una notte, invece, che rimanda ai patinati hotel della Costiera Amalfitana, c’è “The Caves” (https://www.islandoutpost.com/hotels-and-villas/the-caves/), con delle piazzole di pietra a pochi passi dal mare per prendere il sole, e la possibilità di cenare a lume di candela in una grotta naturale interna all'hotel. Per poi concedersi, infine, un bagno esclusivo al chiaro di luna.

Spostandosi a nord, vale la pena fermarsi a visitare una delle famosissime “Great houses”, le case coloniali giamaicane, un tempo residenze dei proprietari delle piantagioni di canna da zucchero. Su tutte, la più famosa del Paese è "Rose Hall" (https://rosehall.com): costruita tra il 1770 e il 1780 da John Palmer, un importante magistrato di St. James, la casa è stata restaurata negli anni ’60, mantenendo i preziosi arredi originali (le sale dell’imponente edificio, in passato furono teatro dei più splendidi balli e delle più lussuose feste). Rosa Palmer, moglie di John, per un lungo periodo però, è stata chiamata la “Strega Bianca” di Rose Hall. La donna è infatti la protagonista di una delle più misteriose leggende nate sull’isola. Si narra che abbia ucciso ben quattro mariti ed avuto numerosi amanti. Sarebbe poi stata assassinata dai suoi stessi schiavi nella sua camera la letto e sotterrata nel giardino della residenza. La tomba di Rosa Palmer è nel cortile, e i visitatori possono vederla.

In Giamaica, gli appassionati della vacanza dinamica e delle attività open air, devono assolutamente provare, sempre nella zona di Montego Bay, la zipline più lunga dei Caraibi (http://www.ziplinejamaica.com): cinque funi che attraversano la foresta tropicale e che regalano un’esperienza indimenticabile a contatto con la natura, divertendosi. Nella terra del legno e dell'acqua, per l’abbondanza di fiumi sull’isola, è imperdibile la risalita delle Dunn’s River Falls, le cascate più famose della Giamaica, perché finiscono nel mare. E’ possibile scalare ben 183 metri di terrazze naturali in travertino e fare il bagno nelle piccole lagune che si sono formate nel tempo. E’ consigliato affrontare il percorso facendosi accompagnare da una guida locale, che sarà pronta a scattare ogni momento divertente, o romantico se si è in coppia, di un’esperienza emozionante e autentica. E’ necessario portarsi delle scarpe di gomma, sono determinanti per affrontare le cascate in sicurezza.

Famosa per le spiagge color champagne che permettono una più lunga esposizione al sole, e per i venti che non soffiano mai in modo troppo impetuoso, la Giamaica, a differenza di altre mete più o meno lontane, è un’isola apprezzata, perché interamente circondata dal Mar dei Caraibi. “Fattore che ne determina il clima, tipico di questo Paese, particolarmente dolce, che si riflette nei volti sorridenti e nel carattere aperto dei suoi abitanti”, spiega sir Peter Morrow, il proprietario del favoloso “Jamaica Inn” di Ocho Rios (http://jamaicainn.com/index.php), un hotel storico, reso celebre da personaggi famosi che vi hanno soggiornato, come Winston Churchill, Ian Fleming e Errol Flynn, e dove persino Marilyn Monroe in Miller ha voluto trascorrere la sua luna di miele. Difficile credere che questo luogo costruito come un anfiteatro attorno ad un lungo portico ombreggiato, e dotato di camere in stile coloniale che godono tutte della vista sulla splendida spiaggia, non sappia regalare un soggiorno davvero indimenticabile.

Isola dai mille colori e sapori, nella zona di Ocho Rios vale la pena fare un’escursione anche alla "Prospect Plantation", per conoscere le spezie giamaicane e, più in generale, i prodotti della terra caraibica, dalla cassava, alle noci di cocco, fino alla canna da zucchero. Un itinerario a bordo di un camioncino aperto sui due lati, che si conclude alla casa coloniale in stile vittoriano che domina la meravigliosa tenuta. E’ qui che si tengono, di tanto in tanto, approfonditi corsi di cucina, ottimi per imparare a fare un buon pollo jerk. La famosa salsa giamaicana, che può essere davvero piccante, è un’ottima idea di regalo da riportare a casa a fine vacanza; ma tra i souvenir più acquistati dai turisti, c’è soprattutto il Blue Mountain, il caffè prodotto sull’isola che sembra essere davvero di qualità. Occhio al prezzo, però, perché anche la più piccola delle bustine, si fa pagare a peso d’oro. Con sempre più italiani che scelgono la Giamaica come meta di vacanza, per un viaggio lontano dal caos e dal freddo dei mesi invernali, non mancano i voli a disposizione per raggiungere il Paese. Tra le opzioni, è interessante la proposta di Air Canada, con scalo a Toronto, con uno stop-over all’andata, e una sosta di un giorno una volta rientrati dai Caraibi. La città canadese è una tappa che conquista per gli immensi laghi, per lo stile, fatto di contrasti tra grattacieli a vetri, e piccoli quartieri caratteristici come “The Distillery historic district”, e per la vicinanza ad una delle attrazioni turistiche più famose al mondo: le imponenti Cascate del Niagara.

 

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