Città del Vaticano - Padre Jean Pierre Schumacher era sopravvissuto alla strage dei terroristi islamici perché quella sera era di turno alla guardiola del convento di Tibehirine, in Algeria, sulle montagne dell'Atlante. Per un caso fortuito riuscì a nascondersi sotto il letto e si salvò. Era l'ultimo testimone di una tragedia immane che aveva scosso il mondo nel 1996 e che era stata portata sullo schermo con il film francese, Uomini di Dio.
Le teste mozzate dei suoi sette confratelli trappisti furono ritrovate a distanza di chilometri e ancora oggi non è chiaro chi li abbia uccisi di preciso, nè il quadro politico entro il quale maturarono un rapimento e un massacro brutali, nel pieno della guerra civile algerina per mano del Gruppo Islamico Armano.
Padre Jean-Pierre Schumacher aveva 97 anni. La sua testimonianza ha fatto rabbrividire l'opinione pubblica raccontando di come un commando di fondamentalisti islamici entro nel monastero. Erano giorni di tensione in tutto il paese ma nell'area del monastero non c'erano mai stati segnali di pericolo. Un martirio in piena regola, ha successivamente decretato la Chiesa. Uccisi in odio alla fede. Nel 2018 Papa Francesco ha firmato il decreto per il martirio e padre Jean Pierre, tre anni fa, ha partecipato alla cerimonia di beatificazione avvenuta ad Orano.