I colori dei petali, del caffè, del sale, della sabbia quasi accecavano sotto il sole e rendevano ancora più preziosa la panoramica delle opere d'arte distese per magia su tutta via della Conciliazione. Dodici pannelli giganteschi di raro splendore per raccontare simbolicamente cosa è la pace nel mondo. Nel giorno di San Pietro e Paolo, festa dei patroni di Roma, anche Papa Francesco dall'alto del palazzo apostolico, quando si è affacciato per la preghiera mariana di mezzogiorno dopo avere presieduto alla messa solenne in basilica, è rimasto molto colpito. Prima ha rivolto un augurio “speciale e caloroso” ai romani e poi ha ringraziato la Pro Loco della Capitale per avere organizzato l'infiorata storica, un appuntamento molto antico che viene fatto risalire al 1625 anche se poi nel 1682 era stato trasferito ai Castelli Romani. Uno spettacolo unico. «La sto guardando da qui. Sono stati allestiti dei bellissimi tappeti floreali ispirati alla pace e questo ci dice di non stancarci di pregare per la pace, specialmente per il popolo ucraino, che è ogni giorno nel mio cuore».
Decine di migliaia di turisti, nonostante il caldo atroce, per tutta la mattina hanno filmato e fotografato l'infiorata, camminando avanti e indietro per catturare l'immagine migliore con la basilica sullo sfondo.
«Siamo contenti e onorati di poter tornare ad offrire un evento unico nel suo genere che unisce la secolare tradizione romana dell'infiorata a quelle delle altre regioni d'Italia. Si tratta di iniziative che da un lato costituiscono momenti di attrazione turistica ma dall'altro testimoniano la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale del nostro territorio» ha spiegato il presidente dell'Unione Pro Loco d'Italia, Antonino La Spina. Lucia Rosi, Presidente della Pro Loco di Roma Capitale ha riassunto il cammino storico di questa tradizione. Fu avviata nel 1625 dal fiorista Benedetto Drei ed è proseguita grazie a Gian Lorenzo Bernini, artista geniale, architetto, scultore ma anche maestro delle feste barocche. «Successivamente si diffuse in altre località del Lazio, scomparendo però proprio a Roma prima di essere riscoperta dieci anni fa» ha precisato Mauro Abbondanza, direttore della Pro loco di Roma Capitale. Stavolta erano dieci i gruppi coinvolti in questa edizione, in rappresentanza di sette regioni: Toscana, Puglia, Veneto, Sardegna, Marche, Abruzzo e Basilicata. Per tutti l'impegno della pace era nei disegni allegorici capaci di catturare l'attenzione e fare riflettere.