Impiegati infedeli, sanitopoli, bolli auto rubati
e ospedale da campo: gli sprechi scoperti dalla Corte dei Conti

La procuratrice generale Francaviglia
di Ilaria Bosi
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Sabato 27 Febbraio 2021, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 17:14

PERUGIA L’ospedale da campo della Regione è l’emblema delle opere inutilizzate. Il procuratore regionale della Corte dei Conti, Rosa Francaviglia, lo mette in cima al lungo elenco di storture e sprechi inserite nella relazione annuale stilata per l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario. «Finanziato con un progetto milionario da Banca d’Italia e da risorse aggiuntive ottenute mediante l’esenzione iva sulle forniture di completamento, l’ospedale è stato attrezzato a Perugia e collaudato dalla Regione ma, nonostante la grave emergenza sanitaria in atto, rimane ancora privo di pazienti per mancanza di operatori qualificati». Eppure, osserva la Francaviglia, la struttura non può «legittimamente prescindere dall’effettiva e concreta destinazione» originaria, integrando diversamente un pregiudizio patrimoniale. Nell’anno segnato dalla pandemia, che tra smart working e rotazioni «non ha però inciso sulla produttività degli uffici della procura contabile, le piaghe restano legate ad assenteismo, gestione del patrimonio, forniture, appalti, salute e ricostruzione 
SALUTE 
Senza negare gli effetti negativi di Sanitopoli, la Francaviglia rileva però le numerose criticità del momento, evidenziando la necessità di «interventi rapidi, risolutivi e radicali, soprattutto in termini di incremento dell’assunzione del personale sanitario a tempo indeterminato improntata a criteri meritocratici e trasparenti. In questo quadro, la procuratrice inserisce il preoccupante fenomeno dell’esodo dei medici, che rappresenta un impoverimento per tutta la regione.
I DATI
Nel 2020 la Procura regionale ha ricevuto 1.189 denunce, esposti e segnalazioni varie. In 216 casi (14 denunce da autorità giudiziaria, 7 da organi di polizia, 111 da Amministrazioni, 6 da organi esterni, 4 da Ragioneria dello Stato, 18 da associazioni, politici e sindacati, 24 da cittadini, 32 dai mezzi di informazione) è stata disposta l’apertura di nuove istruttorie, mentre le altre 973 sono state subito archiviate, per mancanza dei presupposti previsti dal codice di giustizia contabile. Archiviate 570 istruttorie, 469 i decreti di equa riparazione. Gli atti di citazione sono stati 35, 54 gli inviti a dedurre, 3 atti di citazione in riassunzione, 2 ricorsi per regolamento di competenza, 6 atti di appello, 79 giudizi di resa di conto, 932 richieste istruttorie, 2 istanze di sequestro conservativo.
IL CASO DELLO PSICHIATRA
Lo psichiatra aveva dichiarato fuori pericolo l’adolescente ricoverata per ingestione di psicofarmaci. All’indomani dalle dimissioni, la ragazza si è gettata dal 13esimo piano. Per il risarcimento danni da sinistro per colpa professionale (267mila euro), allo specialista è stato inviato un invito a dedurre. Numerosi i casi di «malpractice medica»: tra i più eclatanti quello del sovraddosaggio di farmaci, da parte di due specializzande a un paziente poi deceduto. Di 800mila euro il danno contestato alle specializzande e a due medici, compreso il primario. Sfiora invece i 2 milioni di euro il danno ipotizzato a carico di tre ex apicali di una Usl. Nel 2015, di fatto, hanno annullato più di 300 verbali contestati a veterinari pubblici per alcune omissioni. Molte delle sanzioni erano inoppugnabili e l’annullamento d’imperio ha causato gravi danni.
INFEDELI AL LAVORO
Dal dipendente dell’Agenzia delle Entrate che spiava i contribuenti, accedendo impropriamente all’anagrafe tributaria al dipendente della Regione che versava sul conto personale i pagamenti del bollo auto, facendoli falsamente risultati come pagati all’ente pubblico. Curioso anche il caso del comunale che attribuiva illecitamente la residenza anagrafica a cittadini brasiliani che arrivavano a pagare, secondo l’ipotesi, 7mila euro per ogni pratica. Un istruttore è invece finito nei guai per aver promosso sul campo, senza che ci fossero le condizioni, un ausiliario del traffico ad agente comunale di polizia stradale. Numerose le frodi per indebita percezione di contributi pubblici, mentre tra gli assenteisti, un agente penitenziario è accusato di aver fornito copie di vecchi certificati medici per la malattia. Sei dipendenti comunali durante l’orario di lavoro facevano altro, mentre un altro nei guai per la suocera: l’aveva data come convivente per ottenere permessi di assistenza, ma l’anziana era da tutt’altra parte

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