Virus e ospedali, blitz della Finanza
in Regione: acquisiti documenti

Virus e ospedali, blitz della Finanza in Regione: acquisiti documenti
di Luca Benedetti e Michele Milletti
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Venerdì 11 Dicembre 2020, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 08:01

PERUGIA Blitz in Regione, negli uffici del Broletto. Per acquisire documenti e valutare se la gestione dell’emergenza coronavirus in Umbria sia stata svolta in modo corretto, anche e soprattutto sotto il profilo ospedaliero.
Questo, il motivo della presenza della guardia di finanza qualche giorno fa negli uffici della direzione Salute e Welfare. Alla presenza del direttore generale Claudio Dario, i finanzieri guidati dal colonnello Danilo Massimo Cardone e coordinati dal sostituto procuratore Massimo Casucci hanno acquisito documenti a seguito del fascicolo aperto in procura a seguito della presentazione di un esposto da parte del Codacons, lo scorso 22 ottobre. Si tratta di un modello 45 senza ipotesi di reato o indagati. Una sorta quindi di atto dovuto dopo l’iniziativa dell’associazione dei consumatori ma al tempo stesso un “faro” per valutare la situazione. Il Codacons nell’esposto ha lamentato presunti ritardi nella gestione della seconda fase dell’emergenza chiedendo l’accesso a diversi atti. 
Proprio quello che i finanzieri, su disposizione del sostituto Casucci, hanno fatto con il blitz in Regione. 
LE RICHIESTE 
In particolare gli investigatori nella richiesta di documenti in Regione avrebbero preso spunto dall’esposto del Codacons che chiedeva anzitutto quali sono le «misure concretamente adottate dalla Regione in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica», se la Regione ha provveduto alla «rendicontazione come previsto dal decreto “Cura Italia”» e anche «il progetto post emergenza volta alla concreta operatività e ai fondi pubblici raccolti» e anche «l’organo che ha vigilato, controllato e coordinato la raccolta di tali fondi». La procura vuole anche sapere «la cifra dei fondi a sostegno delle strutture ospedaliere e al servizio sanitario nazionale sino ad oggi raccolti, come e se sono stati utilizzati, in particolare in riferimento all’incremento dei posti letto in terapia intensiva e alla predisposizione di appositi padiglioni “Covid-19” con ulteriori posti letto».
Infine, sarebbe stato richiesto anche a che punto è l’istanza di accesso agli atti presentata il 22 ottobre dal Codacons alla Regione.
L’ASSOCIAZIONE 
«Riteniamo - ha detto il presidente di Codacons, Carlo Rienzi- un atto doveroso indagare su chi aveva il compito di garantire il funzionamento degli ospedali e la disponibilità di un numero adeguato di posti letto nei reparti di terapia intensiva, alla luce di una serie di reati che potrebbero emergere in caso di omissioni o negligenze».
 

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