Terremoto Spoleto, parla l'esperto: «Scosse di energia superficiale»

Padre Martino Siciliani: «Gli eventi frazionati e ravvicinati sono stati un bene»

Padre Martino Siciliani
di Ilaria Bosi
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Venerdì 8 Dicembre 2023, 07:20

Padre Martino Siciliani è il direttore dell’Osservatorio sismico «Bina» di Perugia e ieri notte ha seguito con grande attenzione la situazione che si è verificata nello Spoletino.
 

Padre Martino, che lettura si può dare alla sequenza sismica che si è registrata a Spoleto?

«Gli eventi sono stati molto ravvicinati e per questo si è creato il panico tra la popolazione, che ha avvertito anche boati. Io stesso ho ricevuto molte telefonate da quella zona e ho seguito attentamente la situazione. È chiaro che quando si sente la terra muoversi sotto i piedi si ha paura, alcuni mi hanno riferito di aver sentito il rumore della roccia che si frantumava. Va però detto che non si sono mai verificate scosse violente.

Cosa si consiglia in questi casi?

«A chi me lo ha chiesto, ho consigliato di uscire da casa, per un motivo molto semplice: quando si resta in attesa di quella che potrebbe essere la prossima scossa, visto che si è trattato di numerosi eventi a poca distanza l’uno dall’altro, diventa complicato anche gestire l’emotività. Meglio aspettare che la situazione di normalizzi, così si è più sereni».

Tanti eventi sismici ravvicinati: cosa significa?

«Si è trattato semplicemente di una piccola crisi sismica, non molto vasta e non estremamente profonda.

Una restituzione di energia accumulata negli anni»

Si è trattato di un terremoto pericoloso?

«I terremoti pericolosi, cui siamo purtroppo abituati, sono quelli in cui a piccole scosse ne segue una forte. Stavolta non è stato così. Si è registrato un fenomeno diverso, con numerose scosse, quasi frazionate, a poca distanza una dall’altra. Ed è stato un bene».

Cosa vuol dire?

«Che se le scosse fossero state accomunate fra loro e non frazionate sarebbe stato un guaio. I terremoti si manifestano in forme diverse: lo stile classico è quello più pericoloso, quello dell’altra notte no, anche se ha tolto il sonno a molti, me compreso! Si è trattato di energie superficiali che si sono manifestate in modo frazionato e questo è stato un grande vantaggio».

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