Umbria Jazz Winter. A Orvieto tornano i Gospel, capodanno in piazza con i Funk Off. Tutto pronto per l'edizione numero 29

Umbria Jazz Winter. A Orvieto tornano i Gospel, capodanno in piazza con i Funk Off. Tutto pronto per l'edizione numero 29
di Monica Riccio
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Venerdì 4 Novembre 2022, 10:51

Cinque giorni di grande musica concentrata nelle sedi storiche del Teatro Mancinelli e del Palazzo del Popolo, un programma artistico di qualità con un occhio al bilancio, e qualche novità. E' questo in sintesi il biglietto da visita della ventinovesima edizione di Umbria Jazz Winter che si terrà a Orvieto dal 28 dicembre al 1° gennaio 2023. Il cartellone del Festival è stato presentato ieri mattina nell'Auditorium “Gioacchino Messina” di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, dalla sindaca della città, Roberta Tardani, dal presidente della Fondazione Umbria Jazz, Gianluca Laurenzi e dal direttore artistico, Carlo Pagnotta. A dare il benvenuto il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Libero Mario Mari: «Noi ci siamo e siamo al fianco di un evento che è una finestra molto importante per la visibilità della città di Orvieto nel mondo».

«Una edizione molto importante quella di quest’anno - ha dichiarato il presidente Laurenzi - in vista del 50° anniversario di Umbria Jazz e del 30ennale di Umbria Jazz Winter, ricorrenze per le quali stiamo già lavorando». Tanti gli artisti e i concerti in cartellone, torna la Messa della Pace in Duomo il 1° gennaio e tornano i Gospel e tra le novità spicca l'appuntamento per un capodanno in piazza Duomo dove a salutare il nuovo anno ci sarà il sound inconfondibile e sempre amato dei Funk Off.

A spiegare nel dettaglio il ricco programma Carlo Pagnotta che da sempre ne è il direttore artistico: «Umbria Jazz Winter in questa edizione è dedicata a Franco Fayenz recentemente scomparso - ha affermato commosso - Umbria Jazz Winter si fa! Tutti mi fermano per strada e mi chiedono solo questo – ha aggiunto – il Festival si fa e si fanno ovviamente i conti, ma i risparmi non sono sugli artisti – ha precisato - bensì nelle location al chiuso che quest’anno non contemplano il museo Emilio Greco e il Palazzo dei Sette».

Un risparmio quindi che ha scelto di “tagliare” alcune location e i cenoni, ma che si preannuncia con la consueta qualità artistica.

Torna Vinicio Capossela, songwriter tra i più originali degli ultimi decenni, che propone una retrospettiva della sua straordinaria carriera. Grande presenza sarà quella di Dianne Reeves con il progetto che coinvolge la Umbria Jazz Orchestra. Torna Allan Harris, con una nuova storia da raccontare attraverso le sue canzoni. Umbria Jazz non ha dimenticato inoltre Charles Mingus celebrandone il centenario della nascita con un sestetto composto da musicisti americani della Mingus Big Band e dagli italiani Roberto Rossi e Piero Odorici. E tanti altri.

«Desidero ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto per il supporto che ha dato nel corso di tutto l’anno agli eventi culturali della città – le parole della sindaca e assessora alla Cultura e Turismo, Roberta Tardani - stiamo vivendo un grande fermento culturale, stiamo lavorando affinché, aldilà dei mandati elettorali, resti sul territorio la concretezza dei traguardi raggiunti. Umbria Jazz Winter c’è, e ci sarà! I sindaci sono di passaggio, cinque anni, anche se mi auguro di farne altri cinque – la sindaca di fatto annuncia la propria ricandidatura - ma la città resta, e Umbria Jazz Winter è patrimonio della città».

Come per altre precedenti edizioni, infine, il manifesto di Umbria Jazz Winter #29 è stato realizzato anche quest’anno da un artista orvietano. Si tratta di Salvatore Ravo che ha significativamente intitolato la sua opera “La luce del suono” che arricchirà la galleria artistica della manifestazione.

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