Perugia, Duomo e centro sfregiati: l'ultrà tunisino espulso era stato rimpatriato tempo fa e rientrato clandestinamente in città a maggio

Perugia, Duomo e centro sfregiati: l'ultrà tunisino espulso era stato rimpatriato tempo fa e rientrato clandestinamente in città a maggio
di Michele Milletti
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Mercoledì 5 Luglio 2023, 06:55

PERUGIA - Tradito da un tatuaggio e dal cappellino da baseball. Ma è soprattutto il simbolo dei Dodgers ‘07, gruppo ultrà del Club Africain di Tunisi, disegnato con l’inchiostro sul braccio destro ad aver tolto dubbi alla polizia sul fatto che il 32enne bloccato in un bar fosse uno degli autori degli sfregi al Duomo, scritte minacciose e imbrattamenti in centro all’alba di domenica. È stato espulso. Caccia ad altri due.
 

LA RICOSTRUZIONE 
Fin dalle immediatezze del gesto, con oltre venti imbrattamenti che hanno riguardato le scale del Duomo e le logge di Braccio oltre a via Bontempi, via del Roscetto e fino a Porta Pesa, le indagini della Digos (in coordinamento con il procuratore capo, Raffaele Cantone, e seguite attentamente dal prefetto Armando Gradone, dal questore Giuseppe Bellassai e dal sindaco Andrea Romizi) hanno preso con decisione la pista proprio di appartenenti a questo gruppo ultrà che, stando a quanto si apprende, ha sezioni anche in Italia tra gli immigrati tunisini.
Ore febbrili di accertamenti, di ricerca di elementi e di incrocio dei video delle telecamere di sicurezza del centro storico con quelli (almeno un paio) girati e consegnati alla polizia da alcuni residenti, hanno permesso di individuare il gruppetto di tunisini che sarebbe anche responsabile dell’aggressione a un uomo alle 5.30 di domenica mattina, mentre erano in corso le scorribande con lo spray.

In particolare, il 32enne lunedì sera è stato individuato e bloccato in un bar di piazza Grimana. Ha tentato la fuga ma senza riuscirci. Quel tatuaggio (tifoso incappucciato) e il cappellino che portava anche nel video sono stati decisivi. L’uomo è stato portato in questura, denunciato, ma soprattutto espulso dal momento che era stato già espulso da Perugia e dall’Italia tempo fa ma vi aveva fatto rientro clandestinamente a maggio.

Ora è caccia agli altri due complici degli atti vandalici. Personaggi molto probabilmente conosciuti dalle forze dell’ordine dal momento che si muoverebbero nell’ambiente di spaccio-consumo droga del centro storico. Ma potrebbe essere una ricerca non facile.
 

RIPULITURA OK
«Dopo il pesante atto vandalico compiuto nella notte di sabato scorso, nella giornata di lunedì e fino ad oggi (ieri, ndr), grazie al personale del cantiere e delle manutenzioni del comune di Perugia sono state completate le operazioni di pulitura e cancellazione delle scritte apparse in diversi punti del nostro centro storico sia su edifici pubblici che privati» fanno sapere ilsindaco Romizi e l’assessore alla sicurezza Luca Merli che ringraziano il personale del cantiere comunale ma anche prefetto e questore per la velocità delle indagini.

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