La Polizia di Stato mette in guardia contro le truffe telefoniche via Sms. Si tratta di un nuovo genere di truffa individuato nei giorni scorsi anche ad Orvieto, quando una cittadina si è rivolta al locale Commissariato di Pubblica Sicurezza. Il fenomeno dello “smishing” o Sms fishing è già stato oggetto di attenzione da parte delle forze dell’ordine. «In questo particolare periodo dell’anno, però, i truffatori - spiegano dalla Questura - hanno escogitato un sistema molto efficace per fare leva sulla disperazione delle persone che stanno aspettando da mesi i sussidi di disoccupazione o gli importi della cassa integrazione “Covid” che l’Inps in alcuni casi deve ancora corrispondere.»
Gli operatori della Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto hanno potuto individuare tale tipo di truffa grazie alla solerzia di una cittadina orvietana che, vistasi recapitare l’Sms in questione, si è subito rivolta alle forze dell’ordine, sottolineando quanto sia fondamentale la cooperazione tra la società civile e la Polizia.
«L’Sms che gli utenti si vedono recapitare - spiega la Polizia - è emesso da “I.n.p.s”: si può notare già da subito la non genuinità della fonte, visto che nella S manca il punto, presente invece nelle altre lettere I, N e P.