Come il caso del ragazzo di Stroncone arrivato da Malta in aereo con la febbre alta, che ha avuto il senso civico di chiamare subito il suo medico di famiglia, che ha avviato immediatamente le procedure necessarie per verificare se fosse positivo o meno (purtroppo lo era): «Il suo comportamento - continua il medico di famiglia - è stato determinante per tracciare ed individuare subito anche gli altri giovani (due) che stavano con lui e che sono poi risultati a loro volta positivi. Ecco questo è il senso civico del quale parlo, che probabilmente ha evitato che a Terni e a Stroncone il virus si diffondesse ulteriormente».
Cosi i figli dei quattro anziani che sono accuditi da una badante albanese risultata positiva, per loro sono state ore di paura fino a quando non hanno ricevuto il risultato del tampone che, per fortuna, ha dato esito negativo. Trovate positive, ma asintomatiche, altre due badanti provenienti da Camerun e Romania prima che riprendessero servizio in due case in città: «Quello delle badanti è un altro problema, manca spesso la tracciabilità perché arrivano a Terni senza controlli alla frontiera, a bordo di auto o autobus, e giustament, viste le disposizioni di legge, non possono entrare nelle case dove vivono gli anziani da accudire, spesso con patologie importanti; devono essere isolate fino a che non sono sottoposte al doppio tampone. Per questo è giusto che si individuino il più presto possibile strutture dove accoglierle in caso non abbiamo alternative».
Strutture che la Regione sta cercando di reperire in città.
© RIPRODUZIONE RISERVATA