L’ordinanza del Sindaco di Norcia - ricordano dall'ente - prevedeva la presa in possesso di due terreni privati, in ossequio alle ordinanze del Capo Dipartimento Protezione Civile e del Commissario Straordinario, poiché ritenuti idonei ad ospitare temporaneamente le attività produttive e le SAE (soluzioni abitative emergenziali).
LE MOTIVAZIONI
I giudici del massimo Tribunale amministrativo, in sostanza, hanno considerato prevalente l'interesse pubblico e su questa motivazione hanno fondato l'accoglimento dell'appello del Comune:
“Nel bilanciamento dei contrapposti interessi - hanno scritto i giudici del Consiglio di Stato nella sentenza - occorre dare preminente rilievo alla tutela delle ragioni di interesse pubblico a motivo dello stato di emergenza post evento sismico, il quale rende necessario un tempestivo intervento dell’amministrazione locale” si legge nelle motivazioni della sentenza.
LE REAZIONI
Soddisfatto il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno: “Prendiamo atto di questa ordinanza che sottolinea il grande ed oculato lavoro che i nostri uffici tecnici, qui in particolare l’ufficio urbanistica e il suo capo ufficio, l’ingegner Maurizio Rotondi, stanno portando avanti dalle prime ore post sisma. Il lavoro da fare è tanto e l’interesse della collettività è al centro dell’agenda quotidiana di noi amministratori e di tutti i nostri dipendenti che, anche loro terremotati come gli altri, lavorano incessantemente dal 24 agosto scorso, con tutte le difficoltà del momento che stiamo vivendo, per cercare di ottenere le migliori risposte possibili alle esigenze dei tanti che ancora oggi hanno bisogno di essere assistiti”.
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