Terni. In Valserra branco di lupi
sbrana dieci pecore.

Terni. In Valserra branco di lupi sbrana dieci pecore.
di Umberto Giangiuli
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Domenica 20 Novembre 2022, 11:27

TERNI Non siamo proprio in alta montagna ma intorno ai 700 metri di altitudine, precisamente nella frazione di Titurano, una frazione del parco della Valserra, qui è avvenuta la mattanza da parte di un branco di lupi di 10 giovani pecore gravide che dovevano partorire per Natale. Maurizio Grandoni  proprietario di un’azienda agricola del posto e proprietario del gregge non nasconde la sua rabbia per quello che è accaduto ai suoi animali. «Sono stati i lupi- sostiene convinto- anche perché nel primo pomeriggio di ieri ho salvato una pecora dall’attacco e mi sono trovato a circa una quindicina di metri dal carnivoro che lo ho visto bene in faccia». Gli altri ovini sono stati portati via dal branco e diversi brandelli, ossa e pelle, abbandonati nel bosco. «Le mie pecore le lascio libere al mattino sul terreno di  mia proprietà e nel pomeriggio le rimetto nella stalla- racconta Maurizio-  non ho mai visto una cosa del genere. Evidentemente avevano molta fame.  Ho subito un danno economico notevole che nessuno risarcirà. Così non va bene siamo sempre noi che ci rimettiamo». «La regione dell’Umbria ha stanziato un fondo per la zootecnia, in cui è previsto anche il pagamento dei danni provocati dai lupi e dai cinghiali – spiega Leonardo Fontanella dell’Act3- noi in questa cosa non c’entriamo niente, il fondo viene gestito da palazzo Donini».  Demonizzare la presenza dei lupi non è certo buona cosa.

Gli animali sono tornati sulla montagne intorno a Terni e questo è un buon segno perché l’ambiente ha bisogno di tutte le componenti animali. Ma per quale motivo  i lupi dall’alta montagna scendono a quote sempre più basse e fanno danni? La risposta la dà lo stesso Maurizio: «Il problema vero sono i cinghiali che fanno danni ingenti molto più dei lupi, i quali sì attaccano le pecore non solo perché in montagna non c’è più da niente da mangiare ma pure perché hanno dei cuccioli da sfamare.  Senza la presenza dei cinghiali in montagna è venuto meno il loro pasto quotidiano e così sono costretti- conclude - a scendere in basso e procurarsi cibo anche rischiando la vita. In Valserra la situazione potrebbe anche peggiorare per via dell’arrivo dell’inverno». «Quanto cadrà la prima neve i lupi si faranno ancora più audaci e si avvicineranno al gregge ed anche alle nostre case – spiega Maurizio - per noi, comunque sia, sarà un inverno difficile con neve o senza». «Bisognerebbe ricacciare i cinghiali in alta montagna in modo che anche i lupi risalgo avendo il posto dove cacciare, questo determinerebbe l’abbandono delle zone basse della montagna - conclude Grandoni- soltanto in questo modo si potranno limitare gli attacchi del lupo e stare moderatamente tranquilli a Titurano. Adesso non lo siamo».

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