“No vax” al Santa Maria
ne restano ancora cento
Presto il giro di vite
contro gli irriducibili

“No vax” al Santa Maria ne restano ancora cento Presto il giro di vite contro gli irriducibili
di Sergio Capotosti
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Domenica 28 Marzo 2021, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 09:38

TERNI Fino a poche settimane fa erano 400, nel giro di pochi giorni sono scesi a 100 i “no vax” che lavorano al Santa Maria di Terni. Un trend in netta discesa confermato anche dall’ospedale che ora può tirare un sospiro di sollievo, e prepararsi al giro di vite contro gli irriducibili no vax che rifiutano il vaccino. In molti scommettono che l’inversione di rotta sia stata condizionata anche dal cosiddetto “effetto Belluno”, in riferimento alla sentenza di primo grado che ha confermato la sospensione senza stipendio di dieci operatori sanitari che si erano rifiutati di fare il vaccino. Così si è passati da una situazione di allarme (400 no vax su 1.400 dipendenti) al sospiro di sollievo per aver raggiunto quota 100. Un dato che resta comunque sotto la lente della direzione sanitaria del Santa Maria, che è in attesa di indicazioni dalla Regione e dal Governo per attuare eventualmente il pugno duro, ma solo in quelle situazioni in cui si registra la precisa volontà a non vaccinarsi. «Per quanto riguarda il centinaio di operatori sanitari non ancora vaccinati, le motivazioni possono riguardare anche situazioni personali o cliniche», è la linea attendista che tengono al Santa Maria, almeno per ora. Gli irriducibili no vax, cioè quelli che per scelta non vogliono vaccinarsi, rischiano presto di finire nella black list, considerando che anche il Governo ha annunciato un giro di vite per decreto legge. 
È bene ricordare che vaccinarsi non è obbligatorio, nemmeno per il personale sanitario, ma l’effetto Belluno ha aperto la strada a rimesso tutto in discussione, anche se in altre Regioni le direzioni sanitarie dei vari ospedali si sono mosse autonomamente contro i no vax, spostandoli dai reparti più critici o sospendendoli dal servizio con ferie forzate. Una linea interventista che in Umbria è stata recentemente annunciata dall’ospedale di Perugia, mentre al Santa Maria, per ora, prevale l’attesa. 
L’allarme “no vax” era scattato nel corso di una riunione tra i vertici dell’ospedale e i rappresentati sindacali.

In quell’occasione è emerso il dato delle 400 persone che non si erano ancora vaccinate, rispetto ai 1.400 dipendenti che a vario titolo lavorano nelle corsie del Santa Maria. Poi l’inversione di tendenza, ma ora resta da capire come si comporteranno gli irriducibili no vax.

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