Terni. Moria di pesci nel laghetto
della biodiversità. Controlli in corso

Terni. Moria di pesci nel laghetto della biodiversità. Controlli in corso
di Umberto Giangiuli
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Sabato 10 Giugno 2023, 20:08

Viene chiamato il laghetto della biodiversità e si trova ad un tiro di fucile dall’ultimo salto della Cascata delle Marmore a piazzale Byron. Lo specchio d’acqua faceva parte di un progetto più ampio di riqualificazione dell’area. In questo bacino artificiale si è registrata una moria di pesci su cui stanno indagando, con ripetute analisi delle acque e della fauna, sia l’Usl 2 che l’Arpa Umbria per poter meglio capire il motivo della moria di tanti pesci. Il responso delle analisi di  laboratorio si conoscerà tra qualche giorno. Ma l’assessore all’ambiente del Comune Mascia Aniello una mezza idea ce l’ha su quello che è successo: «La moria di pesci potrebbe essere attribuita su possibili sversamenti del depuratore di Marmore». Probabilmente la pioggia di questi giorni ha “gonfiato” il depuratore la cui acqua ha debordato ed ha inondato il laghetto nella zona escursionistica dell’orto botanico distruggendo la fauna ittica. Enrico Bini presidente del  Ciav (Centro iniziative ambiente Valnerina) quel giardino botanico l’ha visto nascere. «Si tratta di un piccolo specchio d’acqua- afferma Bini- dove prolificano per lo più specie di carpe, rane e altre anfibi, oltre che nidificano gallinelle d’acqua e germani reali.  Oltre alla fauna il laghetto conta delle ninfee bianche e gialle oggetto di studio da parte degli studenti delle scuole».

Facile immaginare che i tecnici del Comune verificheranno anche lo stato di salute  del depuratore del paese della Cascata per verificare lo stato di contenimento delle acque reflue. Sono stati i cittadini di “Marmore Di Sotto” a segnalare la moria di pesci all’amministrazione comunale che si è mossa con tempestività rilevando  anche fenomeni schiumosi presenti in zone di altissimo pregio e dalla elevata presenza turistica. «Una di queste riguarda - riprende l’assessore all’ambiente Aniello-  l’area del belvedere superiore e il canale “Pio” ove si registra la confluenza dello scarico di massima piena del depuratore locale, ammesso che si tratti dell’unico elemento inquinante». Anche in questo caso, come quello dell’orto botanico, la giunta comunale ha interessato del problema  l’Auri Umbria ( Autorità per rifiuti e idrico)  l’ Arpa e l’ Usl 2.

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