Terni, minacce di morte al sindaco Stefano Bandecchi: la Digos sequestra la lettera e indaga

Bandecchi ironizza: "Morire non è la cosa peggiore che mi possa capitare"

Terni, minacce di morte al sindaco Stefano Bandecchi: la Digos sequestra la lettera e indaga
di Nicoletta Gigli
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Giovedì 14 Settembre 2023, 19:18 - Ultimo aggiornamento: 19:19

TERNI - Minacce di morte e una sequela di insulti al sindaco, Stefano Bandecchi.

Frasi violente e farneticanti scritte a mano nella lettera di due pagine che questa mattina è stata fatta recapitare al sindaco nel suo ufficio di palazzo Spada.

Sarebbe stata spedita da Palermo e ora è in mano agli investigatori della digos, guidati da Marco Colurci, che stanno indagando a ritmo serrato.

Dopo l’arrivo della missiva a palazzo Spada, ora sotto sequestro e al vaglio della questura, sono arrivati i poliziotti di digos e scientifica per i rilievi di rito.

La lettera, dove al sindaco viene comunicato che sarà scannato e bruciato, porta la firma Nar, che ricorda l’organizzazione terroristica neofascista dei Nuclei Armati Rivoluzionari attiva negli anni settanta e sciolta più di 40 anni fa. Accanto una svastica disegnata male.

Le indagini della digos accerteranno se la missiva sia opera di un mitomane o se dietro la vicenda ci sia altro.

Stefano Bandecchi l’ha postata su instagram: «Morire non è la cosa peggiore che mi possa capitare - ironizza il sindaco - mentre sapere che ci sono dei dementi come voi in giro mi dà un po’ fastidio, ma spero di incontrarvi, così qualcuno tra noi scomparirà».

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