Polino, è guerra in famiglia
per la memoria di Americo Matteucci

Americo Matteucci con il figlio Ortenzio (Archivio)
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Lunedì 4 Agosto 2014, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 13:11
POLINO Una Dallas in piccolo, anzi in piccolissimo, quella che si sta consumando a Polino, con la famiglia Matteucci che se le sta dando di santa ragione, proprio come gli Ewing della famosa soap opera americana. Tutto è cominciato con il ribaltone politico di pochi mesi fa, quando a vincere le elezioni è stato Remigio Venanzi, cugino di Ortenzio Matteucci, sindaco uscente e figlio di Americo, entrato nella storia come il primo cittadino più anziano di Italia che ha guidato il paese dal 1946 al 2004. Le elezioni si sono consumate a suon di colpi bassi, e in politica ci può anche stare.



Ma passate le elezioni il clima in famiglia, e di riflesso a Polino, è tutt'altro che sereno. Il primo campanello d'allarme è suonato, e guarda caso tira in ballo la memoria di Americo, appassionato di stornelli e musica popolare e fondatore del gruppo folk I Cantori della Valnerina. Dal 2005 è tradizione ricordare il compianto sindaco con una festa popolare da svolgere in piazza ogni prima domenica di agosto. Ma ieri la festa è stata annullata dal nuovo sindaco Venanzi, scatenando così l'ira del cugino Ortenzio che mai si sarebbe aspettato un simile sgarbo da un parente, nonché ex collega di giunta.



«Esprimo il mio grande rammarico - scrive Matteucci - e il mio grande dispiacere per l'accaduto.
Ringrazio allo stesso tempo i Cantori della Valnerina per la loro immensa disponibilità, che negli anni passati ha permesso di riportare fra noi con allegria la memoria di mio padre». Risponde a stretto giro il sindaco Venanzi, che ricostruisce l'accaduto: «Ortenzio voleva a tutti costi prendere la parola dopo la festa, che noi avevamo confermato. Per evitare problemi, visto che il clima è ancora arroventato, sia io che il nuovo presidente della Proloco, Andrea Venanzi, abbiamo deciso di non inserire i nostri interventi alla fine del memorial. Non possiamo fare un passo indietro noi, e lui due avanti. Per questo abbiamo annullato la festa». E questa è solo la prima puntata della “Dallas a Polino”.
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