Maltempo a Terni, danneggiate le vele di piazza dell'Olmo. L'architetto Patalocco: «Danno provocato dalla mancata manutenzione»

Maltempo a Terni, danneggiate le vele di piazza dell'Olmo. L'architetto Patalocco: «Danno provocato dalla mancata manutenzione»
di Aurora Provantini
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Giovedì 28 Luglio 2022, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 09:00

TERNI -  Il Comune di Terni intende rimuovere la tensostruttura di copertura di piazza dell’Olmo, dopo che un tronco d’albero si è abbattuto su di essa. La tromba d’aria che intorno alle 18 di mercoledì 27 luglio ha colpito la capitale dell’acciaio provocando ingenti danni ovunque, sembra essersela presa soprattutto con piazza dell’Olmo, dove si sono lesionate anche le colonne di cemento che sorreggono l’elemento architettonico tenuto in piedi con il tensionamento delle sue estremità. Nel momento in cui l’albero ha colpito il “tendone” sotto cui c’era un' auto, passava Alessio Patalocco, l’autore del progetto di riqualificazione urbana che ha risolto la situazione di degrado che c’era precedentemente. Il giovane architetto che propose nel 2008 di regalare una copertura ai locali della movida eliminando le auto in sosta selvaggia (l’operazione è stata finanziata per l’80 per cento dai privati) riuscì ad inaugurare la piazza nel 2014.  

«Andavo in copisteria  - racconta – ed è avvenuto tutto talmente in fretta che in pochi minuti ho visto arrivare Vigili del fuoco, Protezione civile e tecnici del Comune. Ho sentito parlare di abbattimento della tensostruttura. Ma spero che poi si voglia aggiustare e installare nuovamente». Non ci crede, però. Patalocco è ancora un giovane architetto (ha quarant’anni) ma molto intuitivo: «Alcuni componenti di questa amministrazione  si comportano come se la piazza non fosse un bene pubblico. Pensano che demolire questa piazza equivalga a demolire l’immagine della precedente amministrazione. Ma non c’entra niente l' opera con la politica,  anche perché è stata realizzata grazie agli sponsor».

E accusa invece l’amministrazione di aver avuto poca cura nella manutenzione: «Se solo quell’albero fosse stato potato». Ricordando a tutti coloro che sono corsi sul posto mercoledì sera, che piazza dell’Olmo un tempo aveva molte sedute in acciaio, riempite di sabbia e coperte con doghe di legno. Beh quando furono divelte le prime, l’amministrazione pensò bene di rimuoverle senza  sostituirle. Per il resto, per i danni riscontrati e per la volontà di demolire tutto, Patalocco dice:  «Capisco l’emergenza  ma servono interventi conservativi e non demolitivi». La manutenzione dovrebbe essere ordinaria e non d’emergenza, insomma.

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