Terni. Legambiente promuove Piediluco
ma preoccupa la presenza di nitrati

Terni. Legambiente promuove Piediluco ma preoccupa la presenza di nitrati
di Umberto Giangiuli
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Martedì 18 Luglio 2023, 14:18

Il lago di Piediluco in fatto di inquinamento, va  meglio del Trasimeno. Questo il responso della  “Goletta dei laghi” che ogni hanno analizza le acque dei due bacini. Dai campionamenti effettuati dal team di volontari e tecnici di “Legambiente Umbria” è emerso che «i tre punti  del lago dove sono stati prelevati i campioni di acqua rientrano nei limiti consentiti dalla legge». Nel mirino di Legambiente i canali e le foci che portano al lago, principali veicoli di inquinamento microbiologico, oltre che gli impianti di depurazione o scarichi illegali, che mettono a rischio la qualità delle acque. Se da un parte si può stare moderatamente tranquilli per le analisi microbiologiche altrettanto non si può dire per i livelli dei composti azotati (fosforo e azoto) che continuano ad arrivare dall’affluente medio Nera che porta acqua proveniente dall’Alta Valnerina, dove persistono gli allevamenti intensivi della trota. Il pericolo per Piediluco arriva proprio da questi allevamenti, con la conseguenza di un’eccessiva crescita di alghe che danno alla superficie delle acque anche quel colore rosso con conseguenze negative per la biodiversità. Inoltre, sono stati analizzati i composti azotati, che quest'anno si sono mantenuti ampiamente entro i limiti di legge. I nitrati (NO3-), i nitriti (NO2-) e l'ammonio (NH4+) sono ioni che fanno parte del ciclo dell'azoto. «Le acque superficiali e sotterranee – rileva Legambiente- non presentano livelli rilevanti di nitriti e ammonio, mentre i nitrati si mantengono a pochi milligrammi per litro.

Un aumento della concentrazione di questi composti in acqua potrebbe essere associato alla presenza della troticoltura lungo il fiume Nera». L’anno scorso un punto del lago, quello dell’Ara Marina, fu ritenuto fortemente inquinante. Probabilmente le molte piogge di quest’anno hanno ridotto l’inquinamento del “fosso” che si getta nel lago. «Per quanto riguarda Piediluco – prosegue Brigida Stanziola direttrice di “Legambiente Umbria” e responsabile comunicazione del progetto LIFE Blue Lakes-  vanno valutati interventi per mitigare i processi di erosione e cedimenti delle sponde e del centro abitato». Da rilevare che è la prima volta che “Legambiente Umbria” fa delle considerazioni sullo stato di erosione e di cedimento  delle sponde del lago che saranno oggetto nel prossimo futuro delle nuova convenzione che verrà stilata da Enel, Regione e Comune, in cui si affronterà anche il problema dei cedimenti delle strutture che si trovano a poche decine di metri dalla riva.  La campagna di Legambiente è stata anche l'occasione per tornare sul tema delle microplastiche attraverso il progetto “LIFE Blue Lakes” che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi.

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