Terni Film Festival: nel finale premio a Ninni Bruschetta e focus sul Brasile

Terni Film Festival: nel finale premio a Ninni Bruschetta e focus sul Brasile
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Martedì 16 Novembre 2021, 04:15

Un finale tutto dedicato al Brasile, premi per l'attore Ninni Bruschetta, per il vescovo Piemontese e per il presidente della Fondazione Carit Luigi Carlini e infine Dante. Il Terni Film Festival archivia così anche la diciassettesima edizione. La giornata conclusiva di domenica ha riservato un focus al Brasile dove tra l'esibizione di balli e canti tradizionali e capoeira e la degustazione di prodotti tipici, si è parlato di Amazzonia.

“L’Amazzonia non è solo un tesoro di diversità biologica, - ha detto nel suo intervento padre Carlos Acacio, rettore del santuario della Spoliazione di Assisi, che ha puntato il dito contro la politica del presidente Bolsonaro - ma anche umana e culturale perché è abitata da molte tribù indigene, che sopravvivono condividendo le risorse ora distrutte per fare spazio alla coltivazione di soia e agli allevamenti”.

Il francescano brasiliano era affiancato da padre Stefano Tondelli, direttore della Caritas di Terni, che ha ricordato come papa Francesco abbia voluto mettere al centro del mondo proprio l'Amazzonia. “Se noi abbandoniamo l'Amazzonia, lasciamo morire un pezzo di noi. Non si tratta di una tematica solo ambientale, ma socio-ambientale. E allora io credo che dobbiamo svegliarci e cambiare la società, modificando un modello di sviluppo che si è rivelato fallimentare”.

E' stata poi la volta delle premiazioni: Ninni Bruschetta ha ritirato il premio vinto lo scorso maggio per la sua interpretazione in "Un eretico in corsia" di Bruno di Marcello (incentrato sulla storia di padre Alberto Maggi) e introdotto Cosa sarà, il film di Francesco Bruni che ha dato il titolo a questa edizione del festival.

“Orgoglioso e commosso” si è detto, invece,  il presidente della Fondazione Carit Luigi Carlini ricevendo, insieme al vescovo Giuseppe Piemontese, l’Angelo di cristallo dell’Istess: “E’ un premio all’impegno che il nostro consiglio di amministrazione sta dando per le città di Terni e Narni, e riceverlo dall’unico festival internazionale che abbiamo è particolarmente importante per noi.

Per il prossimo triennio - ha aggiunto - noi saremo sicuramente a fianco al festival e ci auguriamo anzi di crescere per portare la città su scenari internazionali”.

“Amo il cinema e mi sono sentito pienamente coinvolto nell’organizzazione - ha aggiunto padre Giuseppe Piemontese - Il Terni Film Festival rappresenta un’importante occasione per dialogare su tematiche di attualità”.

"Dante poeta arrogante", è stato  invece il cortometraggio prodotto dallo stesso festival che ha chiuso la trilogia dedicata al Sommo Poeta in occasione dei 700 anni dalla sua scomparsa.

Scritto da Arnaldo Casali, diretto da Riccardo Leonelli, Filippo Lupini e Nicolò Monghini e interpretato da Nicola Vantaggi, Agnese Laudizi e una nutrita schiera di giovanissimi attori allievi dello stesso Leonelli, il corto ha battuto sul tempo il film di Pupi Avati raccontando – per la prima volta sullo schermo – alcuni episodi della vita privata di Dante Alighieri e di sua moglie Gemma.

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