Violenza contro le donne e lo spaccio dei giovanissimi: le ferite aperte di Terni

Gli episodi di cronaca nera che hanno segnato gli ultimi dodici mesi

Violenza contro le donne e lo spaccio dei giovanissimi: le ferite aperte di Terni
di Nicoletta Gigli
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Domenica 31 Dicembre 2023, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 15:53

TERNI - Un anno macchiato dal sangue di Zenepe Uruci, 56 anni appena compiuti, ammazzata a coltellate dal marito al culmine dell’ennesima lite. Un femminicidio che non richiede indagini perché lui, reo confesso e rinchiuso in carcere, si è impiccato in cella.

Il sacrificio di Zenepe in dodici mesi neri sul fronte dei reati da codice rosso. Più di 250 le denunce per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Quasi una al giorno, con violenze fisiche e morali sempre più drammatiche.

Quello che si chiude sarà ricordato come l’anno dei sequestri record di droga, su tutte la cocaina e l’hascisc, della strenua lotta ai pusher dei boschi, agli spacciatori ternani incensurati che arrotondano lo stipendio col traffico di stupefacenti e agli albanesi senza macchia arrivati con un visto turistico per rifornire una piazza insaziabile.

LA DROGA KILLER

L’anno si apre con la morte di Gianluca, 51 anni, trovato senza vita a casa di un amico, a Narni Scalo, stroncato da un’overdose di eroina.

Il 30 gennaio la droga uccide Emanuele, 43 anni, ternano. Sarebbe stato stroncato da un mix di metadone e cocaina a casa di un amico, in piazza Clai.

Sei mesi dopo, in un appartamento di via Brodolini, viene trovato senza vita un 60enne con un lungo passato nel tunnel della droga.

E’ il terzo decesso causato dagli stupefacenti, con la vittima che qualche giorno prima era finita in overdose ed era stata salvata dai sanitari del 118.

IL SANGUE SULLE STRADE

A fine gennaio l’incidente sulla Valnerina, di fronte alla Cascata delle Marmore, costato la vita a Manuel Galeazzi, 36 anni, di Macenano di Ferentillo. Sulla sua smart piomba come un proiettile l’Alfa 147 condotta da Flavius Marcel Ardelean,  24enne romeno senza patente perché revocata per guida in stato di alterazione. Finisce a Sabbione e viene condannato a sei anni e otto mesi di carcere per omicidio stradale.

Due mesi dopo la strada spezza i sogni di Martina Medori, 23 anni, ternana, vittima di un incidente sulla Terni-Rieti.

Tre settimane dopo Kwaku Nkrumah, 63 anni, originario del Ghana, viene investito da un taxi lungo via Narni. E’ gravissimo, lotta per qualche in ora in ospedale poi il suo cuore si ferma per sempre. Ad aprile una gita in moto nell’entroterra maceratese con due amici costa la vita a Vinicio Aristei, 40 anni, originario di Foligno ma residente con la famiglia a Terni.

NESSUNA VERITA’ SUL DESTINO DI BARBARA

A 14 anni dalla scomparsa di Barbara Corvi nessuna verità sul suo destino e la parola fine, il 13 luglio, alle indagini sul marito Roberto Lo Giudice. Il procedimento penale si chiude con due archiviazioni e l’uscita di scena dell’unico indagato con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere perché «non sussistono elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio».

LE RISSE TRA VIALE BRIN E LA MOVIDA

Un mese nero, quello di ottobre, con una serie di liti violente e risse andate in scena in rapida sequenza in viale Brin che impongono il pugno duro delle forze di polizia. Blitz quasi quotidiani, arresti e denunce e negozi etnici chiusi rimettono a posto una situazione che allarma residenti e commercianti.

E’ il mese delle scazzottate nelle vie della Movida, delle risse in via Lanzi, delle sedie che volano in piazza dell’Olmo dove una 16enne, colpita da una testata in faccia dalla rivale in amore, finisce in ospedale. Per la coetanea che l’ha aggredita un daspo urbano del questore che le vieta l’accesso ai locali pubblici per due anni.

LA BAGARRE IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli insulti andati in scena nella sala del consiglio comunale nell’infuocata seduta di fine agosto finiscono nelle stanze della procura e negli uffici dove i carabinieri e la polizia raccolgono le denunce.

Il primo esposto contro il sindaco, Stefano Bandecchi, lo presentano i consiglieri di Fratelli d’Italia, Marco Cecconi e Orlando Masselli. Bandecchi viene iscritto nel registro degli indagati con le ipotesi d’accusa indicate dai legali dei due consiglieri: minacce e oltraggio a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.

Il sindaco rilancia con la sua denuncia. La presenta in questura contro Masselli e Cecconi per l’aggressione che ritiene di aver subito in consiglio comunale: «Mi hanno dato del pagliaccio e del delinquente. Quella mattina c’è stata un’interruzione dei lavori di un pubblico ufficiale» dice annunciando di procedere per la stessa ipotesi d’accusa per la quale è iscritto nel registro degli indagati. A breve la chiusura delle indagini.

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