Rsa nel Ternano, morti 13 anziani
a Collerolletta 4 decessi e 34 anziani positivi

Rsa nel Ternano, morti 13 anziani a Collerolletta 4 decessi e 34 anziani positivi
di Nicoletta Gigli
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Martedì 1 Dicembre 2020, 09:49

TERNI Il virus si è accanito sulle persone fragili. Non ha avuto pietà per gli ospiti delle case di riposo. E questo nonostante la stretta sorveglianza e il contatto quotidiano tra la cabina di regia della Regione Umbria e i responsabili delle strutture sparse in tutta la provincia. A parlare sono i numeri, che variano di ora in ora e che restituiscono un quadro in miglioramento ma ancora molto pesante. Sul totale di 297 ospiti delle strutture che in provincia sono state coinvolte nell’emergenza coronavirus ad oggi 90 sono positivi al covid. Il che significa che esattamente un terzo della popolazione ospitata nelle case per anziani interessate dalla pandemia sta combattendo contro il virus. Tredici gli anziani che purtroppo non ce l’hanno fatta, che hanno perso una battaglia impari andando via senza neppure il conforto dell’ultima carezza. Positivi anche 43 operatori delle strutture coinvolte. «Comunicare a un familiare che si è diffusa l’infezione ci ha pesato tantissimo, perché era l’ultima cosa che avremmo immaginato di dover fare» dice Ilaria Vescarelli, che per la Regione è impegnata nella sorveglianza e nel monitoraggio delle strutture residenziali dell’Umbria.
«Abbiamo lavorato tanto prima per evitare che accadesse quello che è accaduto ora, abbiamo operato convinti che fosse il massimo che potevamo dare e renderci conto che l’infezione era entrata in modo importante nelle strutture che accolgono gli anziani è stata una bella ferita». A Terni e dintorni diverse strutture stanno ancora facendo i conti col virus. Come Collerolletta, dove oggi ci sono 34 ospiti positivi, sei dei quali sono ricoverati in ospedale. Quattro gli anziani deceduti per il covid. Tra gli operatori i positivi sono 23. «La struttura è monitorata da tempo e all’inizio ci sono stati episodi sporadici - spiega Ilaria Vescarelli. E’ stata tenuta sotto stretta sorveglianza con tamponi molecolari sia agli ospiti che agli operatori e questo ci ha permesso di monitorare sia l’andamento che la funzionalità delle caratteristiche della struttura. Con il direttore sanitario i contatti sono quotidiani e si lavora al meglio per contenere la diffusione del virus». 
Nel narnese il virus è entrato con prepotenza nella residenza servita Villa Domenica e nella residenza protetta per malati di Alzheimer Villa Sabrina: «Nella prima sono risultati positivi il cento per centro degli ospiti, nella seconda i due terzi della popolazione ospitata e anche alcuni operatori». Tre positivi tra gli ospiti del Grande albergo Amerino di Acquasparta, due dei quali sono ricoverati in ospedale. A Terni un monitoraggio stretto ha interessato anche i centri diurni che ospitano adulti con disabilità: «Si è trattato di casi riferibili a infezioni in ambito familiare - spiega Ilaria Vescarelli - che si sono risolti dopo qualche lieve disagio legato alla temporanea chiusura dei centri».

Un mese fa l’emergenza era esplosa a Villa Alberta di Castel Giorgio: «E’ stata tra le prime ad avere un cluster molto importante, con il coinvolgimento del cento per cento degli ospiti e di tutti gli operatori della struttura». Il distretto si è subito attivato con tamponi e sorveglianza stretta, un’attività che sta portando avanti la dottoressa Urbani, del distretto di Orvieto. Oggi ci sono ancora diversi positivi. «In generale la situazione è in via di miglioramento. Stiamo lavorando in rete, ci sentiamo ogni giorno per capire come andare avanti. Cerchiamo tutti di fare in modo che il contenimento del virus sia massimo - conclude Vescarelli - e per questo siamo a stretto contatto con gli operatori. In tutte le strutture l’attenzione è massima sia per quanto riguarda l’uso di dispositivi di protezione individuale che per l’allestimento delle aree covid».

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