Terni, Convenzione tra la Lega per la lotta ai tumori
e medicina territoriale dell'Usl con l'integrazione
di 13 specialisti volontari della Lilt

Terni, Convenzione tra la Lega per la lotta ai tumori e medicina territoriale dell'Usl con l'integrazione di 13 specialisti volontari della Lilt
di U.G.
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Venerdì 16 Settembre 2022, 16:04

L’unione fa la forza e di forza e volontà ce ne vuole per combattere e, soprattutto, prevenire le malattie oncologiche. Per questo nobile scopo la Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) non ci ha pensato due volte ed ha stipulato con l’Usl Umbria 2 una convenzione per dare forza al loro progetto, trovando il pieno supporto da parte della medicina territoriale. L’organizzazione di volontariato si impegnerà, nell’ambito di questo accordo  a fornire attività di collaborazione a titolo di volontariato a supporto delle attività di screening oncologico dell’Usl  per quello che riguarda le visite dermatologiche con mappatura dei nei, visite senologiche, urologiche, ginecologiche, visite nutrizionali e per la prevenzione dei tumori della tiroide e dei tumori del colon-retto. «Si tratta di prestazioni, esami e controlli gratuiti – sottolinea il direttore generale di via Bramante Massimo De Fino-  che si integrano perfettamente con le attività erogate dai nostri servizi in ambito oncologico e che verranno svolti da 13 medici specialisti volontari della Lilt di Terni presso i poliambulatori  dell’Azienda».Non soltanto prevenzione anche conoscenza, attenzione per delle situazioni anomali che si riscontano sul nostro corpo. «La lega italiana per la lotta contro i tumori - dichiara la presidente Luigia Chirico - ha aderito con grande entusiasmo a questo importante progetto e percorso comune con l’ Usl con l’obiettivo di arricchire e potenziare nel territorio la risposta nel settore della prevenzione oncologica intesa in tutte le sue forme: prevenzione primaria, attraverso l’educazione dei cittadini ad un corretto stile di vita; prevenzione secondaria, attraverso – continua la dottoressa- la promozione degli screening, l’effettuazione di visite precauzionali allo scopo di favorire una diagnosi precoce e quindi di ottenere un maggior numero di guarigioni e un miglioramento della qualità della vita dei pazienti in seguito a trattamenti oncologici meno invasivi».

Dopo di questo c’è la prevenzione terziaria  attraverso la presa in carico del paziente alla fine del percorso oncologico, favorendo la sua ripresa sia dal punto di vista fisico che psicologico».  L’attività di prevenzione oncologica sul territorio del distretto di Terni dovrebbe anche portare ad una  diminuzione delle liste d’attesa per prestazioni diagnostiche-terapeutiche urgenti; facilitazione della diagnosi precoce dei principali tumori ad alto impatto sociale; riduzione dei costi economici e sociali; migliore integrazione tra servizi territoriali e terzo settore con facilità di accesso ai servizi clinico -diagnostici per la popolazione meno abbiente; conseguente migliore qualità ed aspettativa di vita per i pazienti». Insomma sempre cominciare un nuovo rapporto di collaborazione tra la medicina territoriale e l’ospedale per quello che riguarda i codici bianchi e gialli ed anche con il volontariato, come nel caso delle Lilt.

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