I Campacci di Marmore vietati alle persone diversamente abili. Proprio così, in molti se ne astengono di visitare il parco e fermarsi sotto le querce secolari perché in caso di necessità non c’è un bagno pubblico attrezzato per questa categoria di persone pur avendone tutto il diritto. La storia è quella di Tommaso Strinati, un ragazzo che avuto il bisogno di urinare e si è diretto presso i bagni pubblici comunali convinto di poter accedere al bagnotto senza alcun problema. Ma non è stato così. Tommaso su di una sedia a rotelle ha avuto l’amara sorpresa di non potere accedere all’interno, semplicemente perché quel particolare bagno da anni non è in funzione. Deluso e arrabbiato il giovane è tornato indietro ed ha ripreso la strada per Terni. Questo è quello che succede presso il parco di Marmore, un posto che vede la presenza in ogni week-end dell’anno di centinaia di turisti che si ammassano in gruppetti in attesa del proprio turno di accesso ai bagni. Per Tommasso, invece, non è stato così: il bagno “speciale” per i diversamente abili non è funzionante. A palazzo Spada sono passati amministratori di tutti i colori politici con le solite promesse che quel bagno doveva essere rimesso in funzione.
Terni. Campacci di Marmore,
i bagni inaccessibili ai disabili.
La storia di Tommaso
di Umberto Giangiuli
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Giovedì 15 Giugno 2023, 23:51
Si trattava soltanto di aspettare qualche mese. Invece sono trascorsi degli anni nel silenzio più assoluto. Le uniche voci di protesta sono state quelle dei turisti e dei residenti sorpresi di tanto abbandono. La denuncia di Tommaso arriva in un momento in cui la nuova amministrazione comunale ha posto come priorità l’apertura dei bagni in città. L'attenzione è stata rivolta ai bagni della Passeggiata Strinati spera, che prima possibile si possa mettere mano anche a quelli dei Campacci in modo che lui possa visitare con tutta tranquillità il posto ed avere disponibile anche un bagno funzionante in caso di necessità. I bagni pubblici della parco dei Campacci da sempre hanno avuto problemi oltre che di manutenzione anche di apertura, con orari non sempre coincidenti con l’afflusso dei turistici. Hanno funzionato alla perfezione per pulizia e piccola manutenzione quando il Comune aveva assegnato la a gestione ad un privato, poi sono subentrate le cooperative. Adesso il problema dei bagni pubblici ritorna prepotentemente alla ribalta.
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