Terni, «Assessore Coletto diffamato»: indagato Stefano Bandecchi

Chiuse le indagini del pm, Barbara Mazzullo. L'episodio risale al giorno in cui aprì la campagna elettorale ed era ancora presidente della Ternana

Terni, «Assessore Coletto diffamato»: indagato Stefano Bandecchi
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 10:09 - Ultimo aggiornamento: 10:10

TERNI - Il sindaco, Stefano Bandecchi, è indagato per diffamazione aggravata a mezzo stampa.

A presentare la denuncia l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, che ha chiesto alla procura di indagare sulle affermazioni di Bandecchi in occasione della conferenza stampa con cui annunciò la sua candidatura a sindaco di Terni.

Era il 14 novembre del 2022.

All’hotel Garden gremito di gente Stefano Bandecchi, all’epoca legale rappresentante della Ternana Calcio, torna a parlare del progetto stadio-clinica, bocciato dalla Regione. Non pronuncia quasi mai il suo nome ma l’attacco, stando alle carte messe insieme dalla procura, è inequivocabilmente diretto all’assessore al welfare della Regione Umbria, Luca Coletto.

Sotto la lente del pm, Barbara Mazzullo, il video poi postato su you tube e andato in onda sul canale Ontv nel quale Bandecchi, commentando il parere sfavorevole della conferenza di servizi richiesta dalla Ternana «pronunciava le seguenti frasi diffamatorie nei confronti dell’assessore alla sanità, Luca Coletto».

Nell’avviso di chiusura indagini le frasi vengono riportate fedelmente: «Le angherie della Regione, una Regione dove ci sono stati 25 pareri positivi e uno negativo di uno che arriva dal Veneto e non ha mai lavorato un giorno in tutta la sua vita» facendo inequivocabile riferimento, si legge, a Coletto come responsabile della sanità regionale.

«Salvini mi conosce, però di fatto non può mettermi uomini che non hanno la più pallida idea di che cosa stanno facendo e poi a me uno che mi parla ridendomi in faccia mi fa inc…. E io sono anche un pò come dire nervoso, e forse se dò una testata in faccia a qualcuno mi ritirerò come sindaco ma finché non dò una testata in faccia a nessuno siccome ho il porto d’armi…cerco di non dare testate in faccia a nessuno quindi sto tranquillo, sennò mi ritirerebbero il porto d’armi, è l’unica motivazione che io trovo ma devo dire che un uomo che si rivolge alla cittadinanza continuando a sparare minchiate» facendo un implicito riferimento a Coletto, si legge nell’avviso di chiusura indagini per diffamazione, Bandecchi concludeva affermando: «la Regione ha fatto una supercazzola..lo stesso assessore Coletto gli hanno fatto scrivere che lui riguarderà tutta la sanità in Umbria ma quante figure da stupido può fare Coletto, assumendomi ogni responsabilità per quello che ho detto, ci sono dati e sono precisi, se vuole parlare di politica ne parliamo, se vuole parlare d’impresa ne parliamo se vuole fare il furbo da bar deve stare attento perché nel bar ci andiamo tutti».

L’avviso di chiusura indagini è stato notificato al sindaco Bandecchi in queste ore, al momento a difenderlo è l’avvocato Roberto Maria Materazzi, nominato d’ufficio.

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