Terni, l'appello di un papà: «Non vedo mia figlia da tre anni, portata in Iran dalla madre, aiutatemi»

Terni, l'appello di un papà: «Non vedo mia figlia da tre anni, portata in Iran dalla madre, aiutatemi»
di Nicoletta Gigli
3 Minuti di Lettura
Domenica 23 Ottobre 2022, 00:50

TERNI - «Sono disposto a tutto pur di riabbracciare mia figlia. Non la vedo e non la sento da tre interminabili anni. Una sofferenza che non auguro a nessuno, Eravamo legatissimi, per due anni l’ho iscritta a scuola a Terni ma, nonostante le rassicurazioni, lei e la mia ex moglie non sono mai tornate».

Mauro è un papà disperato.

Arrivato a Terni dall’Iran tantissimi anni fa con quella che diventerà sua moglie, si sente impotente di fronte all’impossibilità di riabbracciare sua figlia, Lucia, nata a Terni 14 anni fa, che non sente da agosto 2019.

In quella data la donna partì con la figlia per l’Iran dicendo di andare a trovare i parenti. La permanenza, stando agli accordi presi col marito, si sarebbe dovuta protrarre per non più di un mese e invece madre e figlia non sono più rientrate a Terni. Tranne un breve viaggio della donna, arrivata per prendere la cittadinanza italiana e ripartita in poche ore.

Mauro, noto e stimato imprenditore diventato cittadino italiano, quando ha capito che la moglie non aveva intenzione di rientrare dall’Iran con la minore, si è detto pronto a ricucire il rapporto coniugale pur di avere accanto la sua adorata Lucia.

In questi anni in cui la lontananza è diventata un dolore inconsolabile ha mandato in Iran tanti regali, ha provato a ottenere almeno  una telefonata o un messaggio di Lucia ma invano.

Sul telefono ha la foto del disegno che la figlia pubblicò per qualche minuto come foto profilo di un social.

Il volto di lei che piange, un cuore infranto e la scritta I’m so sorry.

«Quel giorno dal cellulare di mia figlia arrivò un messaggio vocale in cui lei mi diceva di non voler più parlare con me, aggiungendo che non era una decisione di sua madre ma una sua volontà. Dopo il messaggio pubblicò quella foto che mi spezza il cuore e poi di nuovo il blocco delle conversazioni tra me e lei. Temo che le impediscano di parlarmi - dice il papà con un filo di voce - non è possibile che questa sia la sua volontà, eravamo inseparabili».

Il calvario di un padre disperato è al centro di due vicende approdate in procura e di fronte al tribunale civile.

La prima, nella quale Mauro è assistito dall’avvocato Anna Picciolini, è un procedimento penale che pende sulla ex moglie, con l’ipotesi di reato di sottrazione di minore. Dopo l’archiviazione della prima denuncia il legale è tornato alla carica ed è in attesa dell’avviso di conclusione indagini.

L’altra è la causa separazione in cui Mauro è assistito dall’avvocato, Andrea Sciarretta.

Due le udienze aperte e rinviate perché la donna non si è presentata. A gennaio, la prossima data fissata dal giudice civile, il processo sarà celebrato in contumacia.

Per il legale della ex moglie la donna, nel 2019, è rimasta bloccata nel suo paese d’origine per restrizioni dovute alla pandemia (esplosa l’anno successivo) che ha reso  più difficili gli spostamenti intercontinentali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA